Perchè in oncologia è più importante gestire la comunicazione rispetto ad altri campi della medicina

Perchè in oncologia è più importante gestire la comunicazione rispetto ad altri campi della medicina

Molto spesso le persone credono che sia la diagnosi a fare del male alle persone, e questa è una credenza che anche molti professionisti hanno, sia che loro siano medici, nutrizionisti, terapeuti o altro. Ma la verità è un’altra: sono le parole che uccidono, ancora prima che la malattia lo faccia!

Le parole possono davvero distruggere una persona, nel vero senso della parola e possono metterla in uno stato di totale inattività e depressione.

Come disse una volta il famoso Umberto Veronesi: “Il cancro passa, ma rimane nella testa”!

Nulla di più vero, e d’altronde lui lo sapeva bene, essendo stato un paziente oncologico per gran parte della sua vita e essendo a contatto ogni giorno con la sofferenza mentale. Lui stesso aveva dichiarato inoltre di soffrire di schizzofrenia.

Quindi perché è più importante gestire la comunicazione nella relazione con il paziente oncologico, rispetto ad un altro paziente?
Perché le parole che si usano quando si comunica con una persona che ha una malattia cronica, così impattante, come un tumore, sono ben più incisive di quando parliamo di altri tipi di malattie, come ad esempio: infiammazioni di vario genere, virus o altre patologie meno invasive.

Ovvero le parole che si dicono creano subito scenari che arrivano a proiettare il film della morte nella mente della persona e creano un forte senso di smarrimento e di incapacità a gestire la propria situazione.

Insomma si ha a che fare con una patologia che ad oggi giorno, rimane comunque la seconda causa di morte nel mondo e che nonostante tutti i progressi che la scienza medica ha fatto, non ha certezze di guarigione fisica, ma solo di un alto tasso di sopravvivenza.

Quindi tutto questo incute timore, paura non solo nei pazienti oncologici, ma anche in tutti coloro che li circondano.

Il potere delle parole è enorme e saperle usare nel modo giusto è essenziale, per il proprio e altrui benessere.

Tanto di più se siamo professionisti che fanno ciò che fanno perché amano il loro lavoro, e vogliono davvero fare una reale differenza nella vita altrui. Quindi se sei un professionista che lavora a fianco di pazienti oncologici o sei un caregiver, e vuoi davvero fare del bene agli altri, sappi che tu stesso hai il compito di imparare a comunicare in maniera efficace, per non creare ulteriori danni a livello mentale ed emotivo nel paziente oncologico.

Per approfondire il tema puoi leggere anche questo articolo: “Perchè un paziente oncologico non può essere trattato in modo sbagliato” e “Lo sai che il 90% dei pazienti oncologici si lascia andare dopo una comunicazione sbagliata o poco efficace?” e troverai degli approfondimenti che ti daranno subito delle nuove consapevolezze.

Se invece vuoi approfondire il percorso trasformativo e formativo del Master in Coaching Oncologico, leggi le relazioni dei miei ex allievi e guarda le interviste di chi ha già fatto il Master in Coaching Oncologico.

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