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Cancro e autoguarigione: come stimolarla?

Nei momenti vissuti con positività il nostro corpo produce sostanze come serotonina ed endorfine che fanno bene al nostro sistema immunitario.
Il nostro corpo è una miniera di risorse nascoste, anche quando è sottoposto alle difficoltà ha la capacità di rigenerarsi e “curarsi” da solo. Ma queste risposte naturali funzionano se c’è il giusto equilibrio tra mente e corpo, come ho già scritto nel precedente articolo sull’autoguarigione.

Quando lo sconforto e la negatività si trasformano in uno stato mentale permanente, innescano alterazioni fisiologiche che compromettono le capacità naturali dell’organismo di reagire e combattere le malattie.

 

Secondo molti psicologi, non è il cancro in sé la maggiore fonte di sofferenza psichica, ma i pensieri che si hanno su di esso.
Una condizione mentale negativa può influenzare il modo in cui l’organismo reagisce alla terapia e può rappresentare un fattore di rischio per la salute, mentre un atteggiamento positivo può giocare un ruolo cruciale nell’esito positivo dei trattamenti anti cancro.
Hai mai sentito parlare dell’effetto placebo? Pazienti trattati con sostanze senza alcun effetto curativo, riscontrano miglioramenti solo per il fatto di essere convinti di prendere una medicina che funziona! Cosa vuol dire questo? Che la mente ha un effetto fortissimo sulla nostra capacità di reagire a una malattia o a una terapia, stimolando la capacità innata di autoguarigione.

Cosa puoi fare per stimolare la tua capacità di autoguarigione?

1) Prenditi cura di te stessa

Mente sana in corpo sano! Curare l’alimentazione e fare attività fisica, anche moderata, ti fa sentire bene già dopo un paio di giorni. Inizia da subito e con costanza, all’inizio può essere dura ma i tuoi sforzi saranno ripagati, vedrai!
Nessuno può amarti più di te stessa. Dimostrati ogni giorno quanto ti vuoi bene.

2) Creati momenti di relax

Chi l’ha detto che bisogna spendere tanti soldi in una SPA lussuosa per rilassarsi? Crea dei piccoli rituali quotidiani o settimanali, a casa tua o in luoghi che ti danno conforto: un bagno caldo con candele e olii essenziali profumati, esercizi di meditazione, la pennichella la domenica dopo pranzo,  mezz’ora in poltrona ad occhi chiusi con le cuffie e musica rilassante nelle orecchie, … piccole idee da cui partire per trovare ciò che è rilassante per te.

3) Cerca il calore dei rapporti umani

Siamo animali sociali, abbiamo bisogno degli altri, contatto fisico e contatto mentale con altri individui ci fanno stare bene. Coltiva le relazioni con amici e familiari con i quali ti senti più a tuo agio e allontanati invece da chi ti trasmette brutte sensazioni. Ora più che mai hai bisogno di rapporti supportivi, in cui sentirti accolta, libera di esprimere gli stati d’animo e che ti infondano serenità e buon umore.

 4) Cambia il tuo atteggiamento mentale

“La vita non è quello che ti succede, ma come reagisci a quello che ti succede”. Cito Huxley perché è la sintesi perfetta di ciò che io ti aiuto a fare con il mio percorso di coaching oncologico: cambiare il modo in cui vivi il cancro e reagisci alla malattia.
Conosco benissimo le sensazioni che stai vivendo: rabbia, paura, impotenza, frustrazione… tutti stati d’animo logoranti che hanno ripercussioni negative sulla salute!

5) Impara a conoscerti meglio

Apriti alle sensazioni, accoglile, lasciale fluire e cerca di entrare in contatto con le parti di te più remote, i bisogno profondi che tendi a soffocare o nascondere perché non vanno bene alla società, o all’immagine che hai di te stessa, o all’ideale di “perfezione” che vorresti raggiungere.
Solo capendo cosa vuoi veramente e intraprendendo la strada per i tuoi obiettivi di vita potrai disinnescare quei meccanismi di auto sabotaggio che siamo noi stessi a provocare.
Per cominciare puoi provare a metterti in gioco con il mio percorso di crescita personale disponibile gratuitamente su YouTube.

6) Riprogramma la tua mente

Se pensi che la realtà sia “vera” e il tuo cervello sia l’interprete, leggi il mio articolo “Vuoi la verità? Creala!”.
Di fatto succede proprio il contrario: è la mente che “crea” la realtà e le “verità” a cui noi ci ancoriamo, su cui poi sviluppiamo altri pensieri.
Una mente predisposta all’autocritica, a colpevolizzarsi, a sentirsi vittima del destino creerà intorno a sé un mondo basato su queste idee.
Molti miei esercizi di cancer coaching sono focalizzati sul riprogrammare gli automatismi mentali che ci bloccano in circoli viziosi senza uscita. Puoi imparare a essere mentalmente più flessibile, questo favorirà la formazione di nuove tracce neuronali che ti apriranno al cambiamento. Se la tua mente vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, può essere riprogrammata per vedere sempre il bicchiere mezzo pieno!

7) Esprimi quello che hai dentro

Esternare i problemi è il primo passo per trovare una soluzione.
Esprimere i propri stati d’animo dovrebbe essere una cosa naturale, invece può risultare difficilissimo. Un blocco, un muro, le parole non escono, le sensazioni ristagnano dentro, ti isoli pensando che nessuno possa capirti.
Molte persone traggono beneficio da attività creative come la pittura, il teatro, la danza, la scrittura…
Hai difficoltà a farlo? Chiedi aiuto a un professionista che possa guidarti a riconoscere quello che senti, ad interpretarlo e a “buttarlo fuori” in modo costruttivo, anziché soffocarlo e distruggerti dentro.

Ritrovare l’equilibrio mente-corpo è difficile dopo una diagnosi di cancro, ma non è impossibile. Puoi riuscirci anche tu! Se vuoi provare il cancer coaching per capire se è ciò di cui hai bisogno ora, contattami per una prima sessione gratuita e senza impegno, scrivendo a cancercoachmara@gmail.com o chiamando al n° 335 1392638.

 

 

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