Convivere col cancro

Convivere col cancro: come faccio col lavoro?

Il cancro travolge ogni aspetto della vita del malato, incluso il lavoro. Se sei un datore di lavoro e a un tuo dipendente è stato diagnosticato il cancro, forse questo articolo potrà esserti utile.
Troverai alcuni consigli da Cancer Coach, stavolta non per i malati, ma per i datori di lavoro appunto, per guidarli in modo pratico quando un lavoratore si ammala di cancro.
E se sei tu la persona malata in questione? Prova a girare questo articolo al tuo capo!

Il consiglio n° 1, da mettere in pratica al di sopra di tutti gli altri è: FLESSIBILITÀ. Ogni storia è diversa dall’altra, come ogni individuo lo è! Mettiti nei suoi panni e sii flessibile.

 

Presta attenzione ai bisogni dei lavoratori che affrontano il cancro.

È importante dedicare del tempo alle persone malate di cancro che lavorano con te! Ogni persona, infatti, vive l’esperienza del tumore in modo diverso ed i trattamenti o le reazioni fisiche ed emotive sono differenti per ognuno. Cerca dunque di comprendere bene i suoi bisogni specifici, così da dimostrarti il più possibile vicino alle sue esigenze.

Rispetta il diritto alla riservatezza.

Può darsi che il lavoratore colpito dalla malattia voglia condividere la sua situazione con colleghi e superiori. In questo caso, mostra apprezzamento per la sua scelta coraggiosa e chiedigli in che modo voglia comunicarla e se desidera restare in contatto con i colleghi anche nei periodi di assenza dal lavoro. Se, invece, il lavoratore malato preferisce non rendere nota la sua condizione di salute, rispetta questa scelta ed adoperati per far sì che il suo diritto alla riservatezza venga tutelato.

Ascolta, comprendi, chiedi.

È importante dare ascolto al disagio del lavoratore malato di cancro che teme di essere discriminato. Sforzati di creare un clima di lavoro che allontani ogni possibile pregiudizio. Un dialogo aperto e sincero ti consentirà di comprendere al meglio la sua condizione e sarà utile ad entrambi.

Informati sui benefici economici, previdenziali ed assistenziali.

Per garantire i diritti del lavoratore colpito dal cancro ed anche per evitare dolorose controversie e contenziosi tra lavoratore e datore di lavoro, oltre a rispettare le norme legislative e contrattuali, bisognerà seguire, se previste, le linee guida dettate dalle politiche aziendali per adottare una corretta condotta in casi come questo. Si tratta soprattutto di questioni legate ai giorni di assenza per malattia, al congedo di lungo termine, al periodo di comporto, al lavoro a distanza o al part-time e di altre clausole in materia di tutela della salute e del lavoro. È importante, per poter dare supporto a chi è nell’impossibilità, anche temporanea, di lavorare, informarsi sulle politiche aziendali e sulle regole statali di welfare, previdenza ed assistenza socio-sanitaria in materia di cancro e tutela del lavoro.

• Applica le norme e le politiche di condotta.

Impara a riconoscere l’impatto sul gruppo di lavoro Devi essere consapevole che quando un lavoratore si ammala di cancro, la notizia di questo evento genera inevitabilmente un forte turbamento su tutto il gruppo ed anche su di te.

• Non avere paura del cambiamento.

Il cancro e le terapie antitumorali sono causa di uno stato di disabilità che può diminuire in parte o del tutto la capacità di lavoro, per un periodo di tempo limitato, in modo ricorrente o, in alcuni casi, in maniera definitiva. Può, quindi, essere utile o necessario operare dei cambiamenti delle modalità di svolgimento del lavoro. È importante individuare gli strumenti di flessibilità più idonei per ciascun caso. Come per altri tipi di disabilità, anche per quella oncologica potrebbe essere necessario modificare la postazione lavorativa o le mansioni, oppure mutare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time, o ancora autorizzare il telelavoro oppure evitare il lavoro notturno. Se avete bisogno di informazioni in proposito, rivolgetevi al vostro dipartimento delle risorse umane o chiedete ad enti specializzati che potranno certamente aiutarvi a trovare una soluzione.

Concorda un piano di reinserimento professionale.

Se il lavoratore malato di cancro ha bisogno di altro tempo per occuparsi della sua salute prima di tornare a lavorare, verifica che sia possibile mantenere il posto di lavoro per tutto il tempo necessario. Stabilisci insieme al lavoratore un programma di reinserimento professionale. Sarà utile ad entrambi, prima, durante e dopo i trattamenti terapeutici e riabilitativi. Il programma potrà includere un reinserimento graduale al lavoro o l’individuazione di altre modalità di lavoro, anche flessibile, nel rispetto delle esigenze aziendali e del benessere del lavoratore.

Rispetta i diritti sul lavoro dei familiari che si prendono cura della persona malata.

Se il malato non è un tuo dipendente, ma un familiare di un malato, tieni a mente che è necessario prendere nella dovuta considerazione la situazione che sta vivendo. Viene chiamato caregiver e l’assistenza che svolge nel prendersi cura del familiare malato è preziosa e riconosciuta dalla legge come un valore da tutelare. Resta valido quanto detto sopra: anche un caregiver che assiste un malato di cancro ha bisogno del tuo ascolto, comprensione e intervento reale e concreto. Informati sui suoi diritti così da individuare le soluzioni più idonee ad agevolare la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di assistenza.

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