Lo stress abbassa le difese immunitarie

Lo stress abbassa le difese immunitarie: ecco come evitare le conseguenze negative

Lo sapete che lo stress non è un buon alleato del sistema immunitario, in particolare quando si protrae per diversi giorni o addirittura settimane ?

Numerosi sono gli studi scientifici che hanno avvalorato la tesi per cui situazioni di stress molto intenso o più modesto, se prolungate per un medio-lungo periodo, possono provocare gravi danni all’organismo. Ma quali sono esattamente le conseguenze provocate dallo stress sul nostro corpo? Esistono strategie in grado di prevenire e contrastare gli effetti sfavorevoli dello stress, inclusa la sua interferenza con l’attività del sistema immunitario?

In questo articolo approfondiremo proprio il rapporto fra stress e indebolimento del sistema immunitario, ovvero quale relazione intercorre fra la risposta dello stress e i diversi elementi del sistema immunitario, che come tutti noi sappiamo risulta piuttosto complessa e variegata.

Subire uno stress fisico e/o psicologico di tipo cronico, anche se non di particolare intensità, tende ad alterare il numero e la tipologia di globuli bianchi presenti nel sangue e nei tessuti e la qualità/quantità di sostanze difensive che generano, come citochine, interferoni, etc. La conseguenza è una complessiva compromissione della capacità dell’organismo di difendersi da aggressioni esterne da parte di virus, batteri e altri agenti patogeni.

Oltre a questo gli studiosi hanno dimostrato anche che lo stress, nella sua forma acuta e cronica, è responsabile dell’alterazione della composizione delle popolazioni microbiche presenti per natura nell’organismo, in particolare nell’intestino, nella pelle, nelle mucose vaginali. A risultare compromessa è la flora batterica, che funge da barriera endogena. Il risultato è la moltiplicazione e l’attecchimento di specie patogene.

Se ci pensate bene, lo stress prolungato aumenta il rischio di contrarre malattie infettive, come l’influenza, il raffreddore, il mal di gola, ma anche di andare incontro ad alterazioni della normale e regolare funzionalità dell’intestino, come stipsi e diarrea, disturbi cutanei e infiammazioni delle mucose.

Ma come mai lo stress aggredisce proprio le difese immunitarie?

La risposta è da cercarsi nel modo in cui gestiamo le energie. Sostenere situazioni di disagio prolungate implica un notevole dispendio di energie, che vengono letteralmente “risucchiate” dal lavorio eccessivo del sistema nervoso e dei muscoli costantemente in tensione.

Dal momento che le risorse interne del corpo umano non sono inesauribili, questo stato porta a una riduzione delle energie dedicate al mantenimento delle difese immunitarie, che vengono dunque quasi annullate dallo stress lasciando così la porta aperta agli agenti patogeni.

Come evitare, dunque, che lo stress attacchi le difese immunitarie?

La soluzione più efficace è diminuire i livelli di stress, cercando di contenere i ritmi e prendersi dei periodi di pausa, anche brevi, nei quali letteralmente “staccare la spina”.

Allontanandovi dalla frenesia della vita quotidiana e dedicando a sé stessi il giusto spazio per riacquisire l’equilibrio della mente e la salute del corpo, aiuterete le vostre difese immunitarie a rinvigorirsi e continuare, in questo modo, a svolgere il loro fondamentale ruolo di sentinella contro le infezioni.

Di fatto, tuttavia, il sistema più efficace e duraturo per prevenire l’abbassamento delle difese immunitarie da stress è evitare o rimuovere tutti quei fattori che possono promuovere o peggiorare stati di tensione a livello mentale e fisico.

Per riconoscerli è indispensabile, prima di tutto, analizzare razionalmente il proprio contesto professionale e di vita (difficoltà lavorative, problemi economici, incomprensioni in ambito familiare, solitudine ecc.), ma anche considerare in modo il più possibile obiettivo il proprio atteggiamento nei confronti delle situazioni quotidiane.

Spesso, è sufficiente cambiare la prospettiva con cui si osservano le cose, prendere la “giusta distanza” dagli avvenimenti e cambiare il nostro modo di reagire per migliorare il livello di benessere.

Tuttavia questa capacità di conferire una nuova rotta al nostro modo di vedere la realtà che ci circonda e il nostro modo di rapportarci ad esse non è facile da acquisire. Qualche motivo per sentirsi sotto pressione, irritati, frustrati o feriti sarà sempre presente o pronto a palesarsi e soltanto “allenandosi” a non lasciarsi travolgere si potranno evitare inutili malesseri aggiuntivi.

Come fare allora per acquisire questa consapevolezza? L’esperienza mi ha insegnato che l’unico modo per farlo è intraprendere un percorso di conoscenza di sè stessi e degli altri, che ci permetta di guardare dentro noi stessi e individuare i nostri punti di forza e i nostri limiti. Questo sarà un ottimo punto di partenza per imparare a controllare in modo razionale e consapevole le nostre emozioni, evitando dunque tutte le situazioni future di stress.

Probiotici, vitamine e minerali possono aiutare?

Per affrontare situazioni di stress psicofisico di qualunque origine, il primo intervento riguarda lo stile di vita. Infatti, i rimedi cardine contro lo stress, che aiutano anche a migliorare l’efficienza del sistema immunitario, sono:

• seguire una dieta sana e bilanciata (limitando i cibi ricchi di grassi saturi e colesterolo)
• praticare regolarmente sport senza affaticarsi troppo
• dormire almeno 6-7 ore per notte cercando di migliorare la qualità del sonno
• assumere tisane distensive
• ritagliarsi un po’ di tempo per rilassarsi e meditare durante la giornata
• passeggiare in mezzo al verde
• stare in compagnia di persone piacevoli
• dedicarsi il più possibile alle attività preferite.

Se lo stress si associa a stanchezza fisica e mentale è importante assumere:
• alimenti che diano energia ai muscoli e al cervello (soprattutto, carboidrati complessi ottenuti da cereali integrali, ricchi anche di vitamine e minerali utili)
• magnesio che distende I muscoli e aiuta anche il cervello a stare più rilassato.

In questo modo, si supporta anche la vitalità delle cellule del sistema immunitario alle quali è richiesto un notevole impegno durante la lotta alle infezioni sostenute da virus e batteri.

Anche un adeguato apporto di ferro è importante contro l’affaticamento da stress, perché questo elemento è cruciale per il trasporto dell’ossigeno nel sangue e per assicurarne il rifornimento necessario al cervello, ai muscoli e al resto dell’organismo.

Se desideri sapere come contrastare gli effetti negativi provocati dallo stress e come riconoscere i sintomi dello stress acuto o cronico, contattami!

Intraprenderemo insieme un percorso di consapevolezza, che ti aiuterà a capire di più su di te, sui tuoi limiti e sui punti di forza, per risolvere ciò che provoca lo stress e ritrovare il tuo benessere.

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