Ama te stessa

Ama te stessa e metti in pausa l’autocritica

L’illusione della perfezione porta con sé una scia di autocritica e spirito di competizione di cui neanche ci rendiamo conto. Non importa quale sia il contesto in cui vivi, sicuramente sei condizionata anche tu da un modello di perfezione con cui devi confrontarti ogni giorno: essere la mamma perfetta, la moglie perfetta, la collega perfetta, la dipendente perfetta, l’amica perfetta… Un confronto continuo con le altre mamme della scuola, le colleghe, la suocera, le sorelle…
In parte questi condizionamenti arrivano dalla società, ma in parte siamo noi in prima persona che ce li imponiamo diventandone emotivamente succubi. Come? Essendo troppo severe con noi stesse, non concedendoci di sbagliare, di avere momenti di debolezza, di cedimento, di pianto, di sfogo.

Hai mai provato quello spiacevole senso di inadeguatezza? Di non essere abbastanza? Di essere inferiore a un’altra persona che fa le stesse cose che fai tu?

Sto parlando di sensazioni molto sottili, impercettibili, ma essendo quotidiane e su più fronti della vita, ci logorano piano piano come la goccia scava la pietra.
Avere standard alti a cui aspirare è giusto ed è uno stimolo per crescere, il punto è che oltrepassiamo facilmente la linea che separa l’aspirazione dalla frustrazione. Ed ecco che abbiamo un’altra fonte di stress!
L’autocritica fine a se stessa non porta da nessuna parte, è solo distruttiva. Per imparare a fare autocritica in modo costruttivo, bisogna innanzitutto imparare ad amarsi ed essere gentili con se stessi.
Cosa significa? Come si fa? Un primo passo lo puoi fare con l’aiuto di questo video che fa parte del percorso di crescita personale che puoi trovare cliccando qui.

Essere gentili con se stessi non significa giustificare ciecamente ogni nostro comportamento, perdonandoci tutto. No! Significa prendere coscienza dell’errore, ammettere a accettare i difetti e le debolezze, ma allo stesso tempo riconoscere le proprie qualità, le cose straordinarie che facciamo e che ci rendono unici e speciali.
Faccio un esempio pratico, legato alla mia professione di Cancer Coach: le donne malate di tumore tendono a giudicarsi con estrema severità per non riuscire più a dare alla loro famiglia le cure e le attenzioni che sono riuscite a dare fino a quel momento. Per capire meglio può esserti utile leggere il mio articolo su L’insicurezza delle donne.
Guidate da me nelle sedute di cancer coaching (se non sai di cosa si tratta, clicca qui) imparano ad accettare questo momento di debolezza, a mettersi da parte e diventare loro il soggetto che merita attenzioni e cura dalla famiglia che finora ha ricevuto le sue. Imparano che la famiglia le amerà lo stesso, anche se non possono dare tanto quanto davano prima. Imparano ad accogliere un cambiamento che non sminuisce il loro ruolo o la loro importanza nelle relazioni fondamentali della loro vita. Pensare a cosa non si è più in grado di dare, deve essere controbilanciato dal pensare quanto (tanto!!!) si è dato finora. Questo significa essere gentili con se stessi.

Per renderti ancora più facile il percorso per imparare ad amarti ed essere gentile con te stessa, ti suggerisco queste semplici riflessioni da fare nei momenti in cui senti che si insinua quel sentimento di autocritica logorante.

  • Un momento doloroso, un periodo difficile, una sensazione negativa … datti il tempo di vivere questo stato d’animo. Non soffocarlo!
  • Fai finta che questo stato d’animo che stai vivendo te lo stia raccontando un amico. Quando un amico ci dice qualcosa di scomodo, ci rimaniamo male ma allo stesso tempo apprezziamo: è un consigliere che sta cercando di farci capire qualcosa che non abbiamo messo a fuoco. Ascoltalo e cerca di decifrare il messaggio che c’è dentro queste sensazioni.
  • Tutto passa! I momenti belli sembra durino pochissimo, passano subito. In verità succede anche a quelli brutti, è solo un inganno della nostra mente che ce li fa percepire come infiniti. Ricorda a te stessa che anche questo passerà: essere coscienti del fatto che si tratta di una condizione temporanea è un atto di gentilezza verso te stessa.
  • Per ogni critica che ti fai, da ora in poi fatti anche un complimento. Con la stessa precisione con cui noti dove hai sbagliato o cosa hai fatto male, devi imparare a notare anche cosa hai fatto bene e meglio di quanto ti aspettassi.
  • Mettiti davanti alla specchio e ripeti “Sono umana, ho pregi e difetti e mi amo così.” Dillo un paio di volte, come un mantra. Non stai dicendo niente di assurdo, solo la verità che ogni tanto ci dimentichiamo. Siamo umani, con i nostri punti deboli e i punti forti, i nostri difetti e i nostri pregi, i momenti difficili e quelli facili. Tutti sono da vivere, da apprezzare e da utilizzare come fonte per imparare qualcosa di nuovo.

Solo imparando ad essere gentili con noi stessi, saremo in grado di esserlo anche con gli altri e ad apprezzare il brutto e il bello di ognuno di noi.
Se pensi di essere vittima della tua autocritica e non riesci a liberartene da sola, contattami e cercheremo di capire insieme come fare.
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