Melatonina: vantaggi e proprietà

Melatonina: vantaggi e proprietà di una delle più comuni e benefiche sostanze naturali oggi conosciute

 

Dopo anni di studio, di formazione e di esperienza personale e professionale, ho cercato di raccogliere tutte le informazioni più utili sulla melatonina.
La conosci? Ne hai mai fatto uso? Te l’hanno già consigliata?
Qui troverai tutto, anche quello che non tutti dicono 😉
Ma partiamo dall’inizio. 

Melatonina: che cos’è?

Forse nessuno ve l’ha mai spiegato ma dovete sapere che ogni giorno produciamo melatonina! La melatonina è un ormone secreto dal nostro corpo e principalmente dall’epifisi, la ghiandola pineale situata nel cervello.

La funzione della melatonina è quella di mantenere costante e regolare l’equilibrio fra sonno e veglia.

La sua caratteristica principale è che viene sintetizzata quando c’è buio, ovvero la sera e la notte con un picco tra le 2 e le 4 del mattino. In seguito si passa ad una fase decrescente e con l’arrivo della luce ecco che, generalmente, tendiamo a smettere di dormire e ci alziamo.

La sua produzione varia anche a seconda dell’età: infatti è molto bassa nei primi anni della nostra esistenza e aumenta nell’età centrale per poi diminuire nuovamente da adulti.

Non sempre però il ciclo veglia-sonno funziona così regolarmente e il ritmo circadiano buio-luce può essere messo a dura prova, soprattutto in alcune situazioni di forte stress per il nostro organismo, ad esempio quando si affrontano turni di lavoro affaticanti oppure quando si vivono momenti di forte preoccupazione, che spezzano il nostro naturale equilibrio.

Melatonina: chi l’ha scoperta?

La melatonina fu scoperta nel lontano 1917 da due ricercatori, McCord e Allen.

Furono loro a notare che il liquido prodotto dalle ghiandole pineali nelle mucche era lo stesso utilizzato dalle rane per schiarire la loro pelle. Questo ormone, infatti, viene anche interessato nella schiaritura della pelle di anfibi e rettili.

La melatonina fu isolata per la prima volta soltanto nel 1958 da un ricercatore chiamato Aaron B. Lerner, specialista in dermatologia. Quest’ultimo era fermamente convinto che questa sostanza potesse produrre effetti benefici nella cura di alcune patologie della pelle, a cominciare dalla vitiligine.

In seguito altri ricercatori, concentrandosi sul legame tra questa sostanza e il cervello, riuscirono a dimostrare, intorno agli anni Settanta, i risvolti psicologici dell’ormone sull’uomo, in particolare nei problemi del sonno.

Melatonina: a cosa serve e come agisce?

Come abbiamo detto precedentemente la melatonina è un ormone prodotto dalla nostra ipofisi, la parte più profonda del nostro cervello, che si trova all’altezza del terzo occhio. E’ qui che, secondo gli antichi, risiedeva la nostra anima.

Ogni giorno la nostra ghiandola pineale produce melatonina a seconda della luce: ciò significa che la massima concentrazione si ottiene nelle ore più buie, ovvero tra le 2 e le 4 di ogni notte, e si riduce man mano che arriva il mattino. Ecco perché durante il giorno la sua produzione è bassa, a causa della luce.

I bambini producono livelli di melatonina molto bassi, che si normalizzano soltanto intorno al terzo mese della loro vita. Durante la fase adolescenziale la produzione di melatonina è alterata per poi regolarizzarsi in età giovanile.

Perchè la melatonina è così importante per il benessere del nostro organismo?

La risposta è che questa sostanza ha proprietà benefiche non solo sul ciclo sonno-veglia, ma anche sul nostro sistema immunitario. I suoi effetti più positivi si rilevano soprattutto nella regolarizzazione del nostro ritmo cardiaco, ovvero la variazione ciclica delle attività naturali e biologiche.

Il funzionamento del nostro corpo è dominato dai ritmi circadiani, che influenzano a loro volta l’equilibrio tra sonno e veglia. In questo modo la melatonina interviene a sincronizzare proprio l’orologio biologico con cui alterniamo il riposo al giorno.

Ci sono poi fasi particolari fasi della nostra esistenza in cui questo ritmo non ha un naturale equilibrio: è il caso di periodi di forte stress, come quelli innescati dalla diagnosi della malattia. Ma in generale anche il cambio di stagione o un viaggio possono spezzare il naturale equilibrio del ciclo sonno-veglia.

Melatonina: perché assumerla tramite integratori

Come integratore la melatonina viene utilizzata principalmente per curare i disturbi del sonno, soprattutto per l’insonnia dovuta a cause esterne, come differenti fusi orari, turni di lavoro ed altri fattori, ma anche per regolare il ritmo sonno-veglia di chi ha difficoltà ad addormentarsi. La melatonina funziona molto bene nella fase iniziale dell’insonnia, dal momento che diminuisce il tempo necessario a prender sonno rallentando le funzioni dell’organismo e conciliando quindi il riposo.

In commercio si trovano diversi integratori a base di melatonina: puoi acquistarli sia in erboristeria che in farmacia, sotto forma di gocce, compresse, sciroppi, etc.

A volte la melatonina si viene utilizzata anche insieme ad altre: vitamine, minerali, erbe o piante con funzioni calmanti e concilianti il sonno.

Per quanto riguarda il dosaggio dell’integratore puro di melatonina, negli ultimi anni non si trovano più in commercio integratori che contengano una dose maggiore ad 1 mg di melatonina (mentre precedentemente si arrivava a 5 mg). Questo in seguito alle nuove disposizioni del ministero della Salute, sulla scia del Regolamento Ue 432/2012, che ha classificato dosi maggiori di questa sostanza come un vero e proprio farmaco per usi terapeutici. Beh, direi che queste sono le incoerenze del Sistema convenzionale : non consigliano prodotti naturali, ma poi visto che hanno la loro efficacia, come tutte le cose è meglio abbassare la dose, visto che è un prodotto a pagamento e così noi tutti spenderemo di più ahimè per utilizzarla alle giuste dosi.

Gli attuali integratori, quindi, contengono 1 mg di melatonina e sono consigliati secondo i diversi dosaggi a seconda del problema da affrontare. È sempre bene prima di assumere un integratore di melatonina chiedere consiglio ad un esperto che vi potrà suggerire il prodotto più indicato alle vostre esigenze e il periodo di tempo necessario per ottenere benefici.

Melatonina: rimedio naturale alla prevenzione dei tumori

Ma la melatonina può essere utilizzata solo per i disturbi del sonno?

La risposta è no, secondo molti. Negli ultimi anni la ricerca scientifica sta manifestando un interesse sempre maggiore nei confronti di questa sostanza e dei benefici che essa può produrre nella cura dei tumori. Sono già numerose le pubblicazioni dedicate a questo tema. Nonostante questo la comunità scientifica ancora non si è espressa in maniera chirara, in assenza di dati certi.
Un recente studio di dicembre 2013 pubblicato su Pub Med ha evidenziato come la melatonina sia in grado di indurre la morte delle cellule cancerogene in diversi tipi di tumori (mammella, gastrointestinali, ematologici, della prostata, renali, ecc …).

Anche se ancora non sono ben chiari i meccanismi con i quali si verifica ciò, a detta dei ricercatori, questa sostanza potrebbe essere di sostegno ai farmaci convenzionali o ad altri composti nella cura del cancro. Un altro interessante studio sugli effetti della melatonina è stato pubblicato su Plos One a gennaio 2014. I ricercatori hanno notato che, sia in vitro che in vivo, questa sostanza è in grado di inibire l’angiogenesi (ovvero lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni) delle cellule cancerose anche nei tumori molto aggressivi. Non si può poi non citare, parlando di melatonina, Paolo Lissoni, oncologo che ha pubblicato numerosi studi in merito e per essi è stato anche premiato dal National Cancer Institute di Washington. Il dottor Lissoni impiega con risultati stupefacenti alti dosaggi di questa sostanza sui suoi pazienti malati di cancro al San Gerardo di Monza, affiancando la terapia della melatonina alle cure tradizionali.

Ultimo, ma non per importanza, Luigi di Bella che per primo utilizzò nel suo metodo omonimo di trattamento dei tumori la melatonina ad altissimi dosaggi, come si legge sul sito della fondazione: “In compresse da 2 mg in dosaggi di 20 mg o più al giorno. Da ingerire preferibilmente prima del pasto, distribuita uniformemente nel corso della giornata con concentrazione nettamente superiore la sera. Esempio: 2 compresse al mattino, 2 a mezzodì e 6 la sera prima di coricarsi”. La multiterapia Di Bella è, infatti, una combinazione di diverse molecole tra cui somatostatina, bromocriptina, ciclofosfamide, melatonina, vitamine (E, C, D) e retinoidi, i precursori della vitamina A. È parzialmente basata sull’idea che due ormoni dell’uomo – l’ormone della crescita e la prolattina – possono stimolare la crescita del tumore e che, contrastandone l’azione tramite rispettivamente la somatostatina e la bromocriptina, si ottenga un effetto terapeutico.

Melatonina: un rimedio efficace contro l’invecchiamento

Il dottor Walter Pierpaoli si è occupato per diversi anni di studiare gli effetti della melatonina, giungendo a trarre conclusioni interessanti rispetto ai benefici che questa sostanza avrebbe contro l’invecchiamento.

L’invecchiamento è un fenomeno naturale che coinvolge e riguarda inevitabilmente ognuno di noi. Come tutti gli altri organi e tessuti del nostro corpo anche la ghiandola pineale, alla quale si deve la produzione di melatonina, è soggetta ad invecchiamento. Nel corso degli anni essa inizia a produrre sempre meno melatonina. Secondo la teoria di Pierpaoli, tuttavia, fornendogli dall’esterno questa sostanza tramite integratori artificiali, la ghiandola può riposarsi, preservando le proprie energie per regolare al meglio l’intero sistema ormonale.

A detta del medico, somministrando la giusta quantità di melatonina nel giro di pochi mesi (da 1 a 6), si possono ottenere notevoli miglioramenti dei parametri metabolici e funzionali alterati come glicemia, colesterolo, pressione alta, ecc. ma anche effetti benefici su menopausa e altri disturbi.

Per sfruttare al massimo gli effetti benefici della melatonina, Pierpaoli consiglia, tuttavia, di associare alla melatonina anche sostanze come lo zinco e il selenio: il primo è utile al sistema immunitario per difendersi da virus e batteri; il secondo, invece, esercita un effetto antiossidante. In questo modo si riesce a produce il corretto picco melatonico notturno con tutti i vantaggi annessi.

Melatonina: anche l’alimentazione ed uno stile di vita sani incrementano i benefici

Uno stile di vita equilibrato e corretto, che contempli un po’ di sano movimento fisico, una dieta equilibrata e leggera, una vita più regolare e abitudinaria possibile, potenzia gli effetti benefici della melatonina.

E’ bene ricordare che, se l’assunzione degli integratori non dovesse bastare, la natura ci viene incontro grazie ad alimenti e cibi che, secondo gli studi, possono indurre la produzione di melatonina.

Tra questi ci sono:
Pomodori. Ottimi sia al naturale che sotto forma di passata. Si calcola, infatti, che una porzione da 200 g apporta 120 picogrammi di melatonina.
Banana. Mangiare una banana prima di andare a letto favorisce la produzione di questo prezioso ormone.
Noci. Un vero toccasana, non solo perché ci aiuta a conciliare il sonno, ma anche perché è ricca di Omega 3. Attenzione però perché sebbene aiutino a prendere sonno, l’assunzione delle noci prima di coricarsi non è consigliata a causa dell’elevato apporto calorico.
Ciliegie. Oltre ad essere gustose sono ricche di una sostanza chiamata triptofano che induce la produzione di serotonina, ormone del relax, e la stessa melatonina.

Oltre a questi cibi, la melatonina si trova in abbondanza in tanti cibi tipici della nostra tradizione, dal vino all’olio extravergine d’oliva. La melatonina è stata identificata nelle piante una ventina di anni fa e ora sappiamo che si trova in radici, foglie, germogli, semi, fiori e frutti di specie come ciliegie, fragole, pomodori, riso. Consumare alimenti ricchi di melatonina ne influenza i livelli circolanti e migliora lo stato antiossidante generale, con molteplici benefici per la salute. Assumerla in via preventiva può essere utile per evitare che i livelli plasmatici si abbassino troppo con tutte le conseguenze negative del caso: il dosaggio massimo attuale tramite integratori è pari a un milligrammo, ma portare spesso in tavola i cibi che ne sono ricchi potrebbe incrementare il dosaggio ottenuto con effetti vantaggiosi e senza comportare rischi.

Eccoci, mi sembra di aver detto quasi tutto, spero che ti sia stato utile e attendo I tuoi preziosi commenti e la tua esperienza personale con la melatonina o con altri integratori.
Se hai delle domande, non esitare a farle 🙂

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