depressione

Spezzare il legame tra tumore e depressione

La depressione è una condizione molto comune sia tra i malati di tumore che tra i survivor.
Pensiamo che sia “solo” un problema psicologico. E invece no! La depressione indebolisce anche l’organismo.
Come cancer coaching, mi prefiggo l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di chi sta affrontando l’esperienza del tumore o di chi ancora sente l’eco del tumore. Mi sono chiesta quindi, come posso aiutare i malati di tumore che soffrono anche di depressione?

Se si interviene attivamente contro la depressione, il malato di tumore può vivere meglio e più a lungo.
Una ricerca americana ha dimostrato gli effetti benefici della terapia di gruppo su donne con tumore al seno e metastasi: il gruppo di donne curate già dal primo anno anche per la depressione ha avuto una sopravvivenza più che doppia rispetto al gruppo di donne curate solo per il tumore!

Innanzi tutto però chiariamo cosa si intende per depressione: uno stato malinconico e un senso di vuoto, dove la persona è priva di ogni interesse vitale. Ciò significa che ognuno di noi, potrebbe vivere fasi della vita, dove si sente più spento e privo di iniziative, ed è facilmente comprensibile che questo possa accadere durante la malattia. Quindi prestare attenzione allo stato d’animo che si sta vivendo, ci crea la possibilità di prendere subito i giusti accorgimenti.

Possiamo dire che la mente ha un effetto “antitumorale”?

Anche se gli studi non hanno dimostrato una relazione diretta tra cura della depressione e sopravvivenza al tumore, hanno certamente evidenziato una correlazione.
Sicuramente non possiamo ignorare l’influenza del nostro stato emotivo sull’organismo!

La depressione clinica è una malattia vera a propria, che quindi ha conseguenze dirette sul nostro corpo anche a livello biologico. È bene sapere che gli effetti della depressione sull’organismo si esprimono con indebolimento del sistema immunitario, alterazioni ormonali, ecc.

La depressione nel malato di tumore può essere anche accentuata dai farmaci: ci sono alcuni antitumorali che come effetto collaterale inducono depressione. Quindi è sempre bene informarsi a fondo durante la visita oncologica sugli effetti delle terapie e sulle varie opzioni di cura alternative.

Depressione nei malati oncologici

I fenomeni depressivi giocano un ruolo estremamente negativo nelle persone che hanno il tumore, non solo sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza oncologica, ma anche sul percorso di cura: la depressione rende tutto più lungo, faticoso e meno efficace.
Se avete letto i miei articoli precedenti, ormai sapete che è stato dimostrato che un atteggiamento positivo aumenta le possibilità di efficacia della terapia!

Cosa puoi fare per te?
A chi sta leggendo e sente di essere preda di stati depressivi, consiglio di rivolgersi immediatamente a un professionista che possa cogliere il disagio emozionale determinato dal tumore o dalle terapie e intervenire rapidamente.

Per individuare e misurare il distress nei pazienti oncologici (così viene chiamato in termini scientifici lo stato di disagio associato al tumore) sono stati creati diversi strumenti: se siete state ricoverate forse siete state sottoposte a un test chiamato “Termometro del Distress” che misura il livello di malessere emotivo, oppure il PDI (Psychological Distress Inventory).
L’esistenza di questi strumenti applicati in diverse strutture sanitarie convenzionali ci dimostra concretamente quanto sia importante considerare anche lo stato psico-emotivo nell’affrontare il tumore.
Li ho citati per ribadire ancora una volta che:

NON SI CURA IL CORPO SE NON SI CURA LA MENTE!

Un supporto di gruppo guidato da un professionista può aiutare a combattere la depressione?

Chi mi segue sa che il mio approccio è multidisciplinare, quindi la depressione come il tumore devono essere affrontati agendo su più fronti e coinvolgendo più professionisti che possono dare il miglior contributo in base alla propria specializzazione. Affidarsi solo ai farmaci o solo a una guida spirituale o solo a uno psicologo non consente di rispondere alla situazione in tutta la sua complessità.
Non sono un medico, né una psicoterapeuta, non posso curare la depressione. Il mio contributo con il cancer coaching è volto a lavorare sull’atteggiamento e sulla qualità di vita. Le sedute di cancer coaching di gruppo stimolano la condivisione dell’esperienza e il supporto reciproco tra i partecipanti così da creare una condizione di fiducia e senso di coesione; contemporaneamente c’è la possibilità di buttare fuori il malessere che ti logora dentro in modo guidato e quindi mettendo in atto una “disintossicazione emotiva” efficace.
Questo metodo viene chiamato supportivo-espressivo e consiglio di provarlo a chi, per qualsiasi motivo, non ha la possibilità di effettuare sedute individuali di coaching.

L’importante è agire, non lasciarsi andare, non adattarsi a convivere con il disagio, perché una soluzione c’è! Possiamo trovarla insieme! Offro sempre una prima consulenza telefonica gratuita e senza impegno (per fissare giorno e ora scrivimi a cancercoachmara@gmail.com oppure contattami su Facebook).

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