Sei ammalato di cancro? Fai ciò in cui credi!!!

Non c’è una regola, non c’è una cosa giusta per tutti, non c’è un protocollo uguale per tutti da seguire, perché siamo tutti diversi e ognuno con le proprie peculiarità!!

O almeno non ci dovrebbe essere, perché i protocolli, che altro non sono che un elenco di terapie e farmaci dedicati, che secondo dati statistici su di una massa presa a campione, hanno una percentuale e una probabilità di guarigione della malattia più alta, ESISTONO e in realtà sono semi-imposti!!

Semi imposti perché??

Perché mettiamoci nei panni di una donna o di una qualsiasi altra persona a cui è appena stato diagnosticato un cancro, secondo voi in che stato emotivo si trova?

Io mi sentivo devastata, stordita, confusa, con le lacrime che mi scendevano senza che me ne accorgessi neanche, avevo il respiro corto e un nodo alla gola, come quello che mi stessero dicendo proprio non mi andava giù… Diciamo che ero tutto, tranne che lucida, tranne che in grado di prendere decisioni in maniera obiettiva e distaccata…
Quindi quando il medico e anzi più di uno, mi disse che dovevo seguire il protocollo di cure e quindi chemioterapia, immunoterapia e ormonoterapia, non sapevo davvero cosa fare… Allora ho deciso di prendermi del tempo, di sentire più campane e di valutare le diverse opportunità, anche se diverse in realtà per il convenzionale non ne ho trovate e vi giuro che ne ho fatti di giri: IEO a Milano, Aviano, Bologna, Roma e Rimini…

Be’ dai, diciamo che almeno ho fatto qualche gita 😉! Ma tutti mi dicevano che il protocollo per il mio tipo di carcinoma era quello…
E allora, lo sai, cosa gli ho detto a tutti?

Mi dispiace ma io ho bisogno di una terapia adiuvante e quindi preventiva, non di una cura distruttiva: io con la chemio ho già dato, mi ha distrutto psicologicamente e ci sono voluti 15 anni per superare quello che per me era stato un tabù, io dopo aver perso i capelli non ho più nominato la parola cancro e se sapevo che qualcuno lo sapeva, mi vergognavo così tanto che mi allontanavo da quella persona… Come se fosse colpa mia, come se qualcuno o qualcosa aveva violentato il mio corpo! Quindi rifarla per me voleva dire rivivere le emozioni di 20 anni fa!
E quindi, invece di iniziare subito, attesi un mesetto per poi iniziare solo l’immunoterapia e l’ormonoterapia! Quando dicevo di no ai medici, mi presero per pazza, per incosciente, ma io ero certa di una cosa, che se la prima volta la chemio mi aveva salvato, questa volta mi avrebbe ucciso!! Quindi con fermezza e lucidità ho detto: CHEMIO NO GRAZIE!
Ma questa sono IO, non sei tu e non è neanche qualcun altro…

Quindi ciò che dico è:
FAI CIÒ IN CUI CREDI!!
Credi nella chemio? Falla.

Credi nell’omeopatia? Falla.

Credi nella fitoterapia? Falla.

Credi nel metodo Dibella? Fallo.
Fai tutto ciò in cui credi, perché la pelle è la tua e TUA è là RESPONSABILITÀ del tuo percorso!

 

 

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