Stress da coronavirus: molti medici e infermieri non ce la fanno più il coaching oncologico ti aiuta

Mentre il nostro paese sta affrontando l’epidemia da coronavirus, tantissimi medici, infermieri ed operatori sanitari in questo momento sono in prima linea in corsia, per dare ai pazienti, in particolare quelli oncologici più vulnerabili alla malattia, tutto il supporto di cui hanno bisogno.

La loro è una corsa contro il tempo, senza sosta e senza riposo: ma quanta pressione sono costretti a sostenere ogni giorno?

Proprio per questa ragione, in un momento così difficile e delicato, anche i medici hanno bisogno, come tutti, di essere ascoltati, compresi e rassicurati: gestire in maniera efficace ansia e stress diventa ancora più essenziale e vitale per loro. Nei reparti oncologici in cui in questi giorni le persone malate di cancro stanno trascorrendo ore di paura, così come i medici che li assistono pazientemente, il coaching oncologico può rappresentare un valido ed efficace aiuto. Saper gestire condizioni di stress intenso può impedire al medico di cedere a crolli emotivi improvvisi e, nel contempo, lo aiuta a mantenere alto il proprio livello di energia, per essere ancora più operativo e vigile ora in cui occorre dare il massimo.

Raggiungere questa consapevolezza è la chiave per superare un momento di pressione come questo senza rischi per la propria salute!

Sì, perché, come vi ho più volte spiegato, trascurare per troppo tempo lo stress può causare gravi disturbi alla salute.

In questo caso specifico, ciò di cui medici ed operatori sanitari devono preoccuparsi sono i rischi provocati dai disturbi post-traumatici. Un’esperienza così dura non potrà non lasciare strascichi emotivi difficili. Anche se in questo momento non se ne rendono conto, perché la loro attenzione è completamente assorbita dall’emergenza in corso, percepiranno le conseguenze, quando l’epidemia sarà finita.

Chi tra di loro è più forte, probabilmente uscirà da questa situazione ancora più consapevole delle proprie risorse. Ma chi non sarà in grado di affrontare un carico emotivo così gravoso, ne uscirà duramente provato dal punto di vista psicologico.

Ricorrere sin da ora al coaching oncologico può aiutare questi professionisti a trasformare il senso di rabbia, impotenza, paura e inutilità che ora si trovano a provare in energia positiva per erigere forti barriere psicologiche, ma soprattutto per rendere il proprio lavoro ancora più produttivo.

Provare ansia e preoccupazione dinnanzi ad un’epidemia come quella che tutti noi stiamo vivendo è del tutto naturale: prenderne consapevolezza e chiedere aiuto ad un esperto che ci aiuti a superare questo momento non è un segno di debolezza, ma un sintomo di forza e di coraggio. La paura, infatti, se controllata e contenuta entro livelli fisiologici che potremmo definire “normali”, diventa per molti di noi una leva per portare alla luce tutte le nostre risorse, innescando un meccanismo difensivo. Ci rende migliori e più reattivi di fronte al pericolo. Quando, al contrario, l’ansia non è governata e diventa incontrollata, ciò che genera sono caos e panico irrazionale, che mandano il nostro organismo in tilt, tanto da paralizzarci e da rendere inevitabile la sopraffazione.

L’epidemia da coronavirus che ha colpito l’Italia è una situazione di grande allarme e pericolo, di fronte alla quale le persone si sentono spaventate e sopraffatte dal terrore. Non sanno quanto durerà, né se ne usciranno incolumi, così come il resto della loro famiglia. Questa ansia non fa che gettarci in una spirale di preoccupazione costante, che ci deprime, ci consuma e abbassa il nostro livello di energia, perché siamo continuamente messi di fronte alla nostra incapacità di cambiare lo stato delle cose.

Nessuno può dirsi davvero pronto e capace a gestire una situazione di questo tipo: figuriamoci medici ed infermieri!

Turni massacranti, ritmi insostenibili, senso di incertezza, tensione e paura. Tutto il personale sanitario è sottoposto ad uno stress psicofisico ed emotivo estremamente considerevole. Lavora al 150% delle proprie forze per aiutare il paziente colpito dal virus, ma anche per evitare di esserne a propria volta contagiato. Nei casi in cui le condizioni della persona affetta dalla malattia erano già duramente compresse prima di essere colpita dal coronavirus, i medici sanno che il loro contributo non potrà essere determinante e risolutivo e questo li getta nel baratro dell’angoscia e dell’impotenza. Gestire una consapevolezza di questo tipo non è affatto facile: queste figure non hanno la preparazione psicologica necessaria e probabilmente non si sono mai trovati a dover gestire un’emergenza di questa entità. È davvero un sovraccarico di emozioni: oltre alla fatica fisica che stanno sopportando, le loro condizioni sono peggiorate dal forte stress che grava su di loro.

Ecco perché ricorrere agli strumenti del coaching oncologico può consentire loro di adottare l’atteggiamento preventivo giusto per reagire a ciò che stanno vivendo, senza subirne le conseguenze.

È importante supportare, nella maniera giusta, prima di tutto i medici e gli infermieri che stanno mostrando i primi segni di cedimento, perché su di loro il livello di stress ha già raggiunto la soglia limite tollerata dall’organismo.

Per medici e operatori sanitari salvare la vita alle persone è una vera e propria missione, ma senza il dovuto supporto non è sempre possibile raggiungere questo obiettivo. Anzi quello che essi rischiano in questo momento è di dover sostenere traumi che lasceranno un segno profondo sulla loro pelle e, di conseguenza, sul loro organismo!

Se sei un medico, un infermiere, un operatore sanitario e in questo momento, come tanti colleghi, stai affrontando al 100% delle forze e dell’impegno le responsabilità cui la tua professione ti mette davanti, per te ora diventa ancora più importante chiedere supporto ad un coach come me, che ti aiuti a trovare dentro di te le risorse giuste per superare tutto con la forza dovuta. È arrivato per te il momento di reagire alle preoccupazioni: contattami per una consulenza gratuita! Sarò felice di mettere la mia esperienza al tuo servizio. Contattami via mail cancercoachmara@gmail.com o chiamami al 335/1392638

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