Rafforza l’autostima con il cancro: ricomincia da te stessa!

Rafforza l’autostima con il cancro: ricomincia da te stessa!

 

Nell’ultimo articolo dal titolo “L’autostima nel paziente oncologico prima e dopo il cancro” abbiamo parlato di quanto sia importante mettere sé stesse e le proprie esigenze al primo posto, per ritrovare la fiducia nella propria capacità di sconfiggere la malattia e vivere serenamente questo evento drammatico.

Ma cosa significa davvero dare ascolto ai propri bisogni in un momento così delicato?

Quando si riceve una diagnosi di cancro, l’ordine delle nostre priorità viene improvvisamente sconvolto.

Quelli che prima erano i nostri sogni e i nostri desideri, ora, di fronte ad un momento così delicato e complesso, sembrano così inutili ed insignificanti che tutto perde il suo valore. Perché ciò che diventa prioritario, fino a diventare quasi l’unica ragione della nostra vita, è il desiderio di dimenticare il cancro, chiudere questa dolorosa parentesi e tornare alla nostra vita di sempre.

La paura della morte, il dolore che vediamo negli occhi nei nostri cari, il senso di impotenza e fragilità che si è impossessato di noi hanno completamente spazzato via la nostra capacità di riconoscere quelli che sono davvero i nostri reali bisogni di donne, madri, mogli, compagne e lavoratrici.

Ciò che cerco sempre di trasmettere alle donne che a me si rivolgono per affrontare la malattia e ritrovare il proprio benessere quotidiano è che guarire e affrontare la malattia non significa affatto mettere a tacere i nostri bisogni, ma ascoltarli e dare loro il giusto spazio e valore.

I nostri bisogni, quando siamo malate di cancro, sono principalmente di natura psicologica e affondano le loro radici nel più profondo della nostra emotività. Proviamo a distinguerli e mettere loro dei “confini” per imparare a conoscerli e comprenderli.

Quando ci ammaliamo, ci sentiamo improvvisamente impotenti. Sentiamo di aver necessariamente bisogno di aiuto e di supporto, a cominciare dai nostri familiari, perché le cure antitumorali ci debiliteranno e ci renderanno incapaci di compiere azioni che prima sembravano così semplici e automatiche. Il nostro bisogno, in questo caso, è l’autonomia, l’esigenza di ritrovare uno spazio tutto per noi, in cui tornare a sentirci forti e indipendenti.  Un’esigenza, dunque, non solo fisica ma anche emotiva e psicologica.

Ricevere una diagnosi di cancro significa essere messe di fronte ad una certezza: il nostro corpo non sarà più lo stesso. Dovremo sostenere il peso e le conseguenze della chemioterapia, che, come ho già ampiamente descritto in tanti articoli, provoca sintomi devastanti.

Sottoponendoci agli interventi chirurgici di rimozione del tumore, vedremo il nostro corpo mutilato e privato della sua forma originaria.

Questo, con ogni probabilità, ci porterà a guardarci allo specchio e a non riconoscere più l’immagine riflessa.

La diagnosi di cancro rischia così di danneggiare e trasformare la nostra identità. Ed è proprio per questo motivo che il nostro dovere è dare ascolto al più intimo dei bisogni: la necessità di preservare la nostra identità di donne. Mai sottovalutare l’importanza che la nostra immagine sociale e personale riveste per noi, così come per ogni essere umano che vive e lavora nella società.

All’esigenza di difendere il nostro modo di essere è strettamente legato il bisogno di ricostruire l’autostima che il cancro ha così duramente messo in crisi, tanto da farci sentire inutili, precarie, deboli. Ritrovare la tua energia e voglia di vivere sarà l’obiettivo che dovrai porti per ricominciare da te stessa e dal tuo rapporto con gli altri.

Imparare a riconoscere i tuoi bisogni non sarà una facile impresa: gli alti livelli di stress, ansia e depressione cui il cancro ti sottopone offusca la tua capacità di vedere con lucidità ciò che è veramente importante, restituendo ad ogni cosa il giusto ruolo e priorità. Questo significa anche riappropriarsi della propria quotidianità in termini di ritmi, abitudini di vita e della propria immagine, quando avrai terminato la chemioterapia.

Intraprendere un percorso di consapevolezza è la prima tappa importante del tuo viaggio verso la rinascita e l’autoguarigione: il primo gesto significativo per garantire a te stessa e chi ti circonda la qualità ed il benessere che meritate.

Comincia da qui! Riprenditi la “vita” che ti è stata tolta dal cancro.

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