CANCRO

CANCRO: ECCO PERCHE’ LE DOMANDE GIUSTE POSSONO AIUTARCI A GUARIRE

Uno dei meccanismi mentali più pericolosi per la salute della nostra mente e, di conseguenza, del nostro corpo, quando siamo affetti dal cancro è quello innescato dalle domande.

Chiedere a noi stessi “Perché a me?” “Cosa ho fatto di male?”, le domande più frequenti che possono porsi i pazienti tumorali, agisce come una vera e propria trappola letale per il nostro cervello: è facile cadere in questi “tranelli” e, così facendo, allontanarci sempre più dall’assumere un atteggiamento positivo utile per affrontare il tumore e attivare il processo di auto-guarigione.

Su questo tema, ti invito a leggere alcuni articoli: https://www.cancercoach.it/sos-cancro/cancro-autoguarigione-come-stimolarla/ e https://www.cancercoach.it/blog/cancro-e-autoguarigione/.

Sappiate che è possibile controllare questi meccanismi mentali ed evitare di porci domande inutili e poco fruttuose: basta liberare la mente e cercare in noi stessi le risorse per affrontare i momenti più difficili. Quando siamo negativi, le nostre risorse ci sembrano insufficienti e limitate. Se viviamo tutto con positività, invece, sapremo sempre trovare la miglior soluzione ai problemi.

Come si fa, dunque, a trovare le domande terapeutiche “giuste”?

Le domande “giuste” sono quelle che vi permetteranno di affrontare e risolvere con successo qualsiasi sfida, anche quella negativa per antonomasia del cancro.

Puoi approfondire il tema delle parole che “fanno stare bene”, leggendo questo articolo: https://www.cancercoach.it/sos-cancro/potere-curativo-delle-parole-la-gentilezza-ci-stare-bene/

Ricordatevi sempre che il nostro cervello è “letterale”: ovvero se gli poniamo una domanda si attiverà per cercare la risposta. Quindi, se ci chiediamo “Perché oggi mi sento triste?”, mente si metterà a cercare tutte le risposte, ovvero tutti i motivi che legittimano il nostro stato d’animo. Ne troverà numerose, perché l’uomo è per natura esperto nel trovare giustificazioni. La conseguenza sarà che ci sentiremo ancora peggio di prima.

Se, invece, quando ci sentiamo tristi impariamo a porci domande che iniziano con il “come” o con il “cosa”, alleneremo la nostra mente a proiettarsi verso la soluzione e miglioreremo il nostro stato d’animo. Ci sentiremo invincibili e pronti ad affrontare con coraggio e proattività qualunque ostacolo.

Ecco, ad esempio. alcune domande positive che possono aiutarvi a trovare la strada verso l’auto-guarigione: “Cosa posso fare per sentirmi meglio in questa situazione?”, “Quali sono le azioni che mi faranno stare meglio, ora?”, “Come posso uscire il prima possibile da questa situazione?”, “Come posso trasformare questo problema in un’opportunità per me?

Grazie a questo tipo di stimoli mentali, il nostro cervello penserà a cosa ci fa stare bene, si concentrerà sulle azioni utili per portare benessere psicofisico e ci aiuterà a guardare oltre, per trovare una soluzione.

Pertanto, se volete migliorare la qualità della vostra vita, occorre migliorare la qualità delle domande che ponete a voi stessi. Non focalizzatevi sul problema, bensì sulle modalità utili per risolverlo con i vostri mezzi, sul “come”. Solo così cambierete il vostro atteggiamento e vedrete tutto con occhi diversi.

Nelle situazioni difficili e dolorose, come il cancro, sembra impossibile cambiare stato d’animo e trovare opportunità. Ma anche in una situazione così grave si celano molteplici insegnamenti e vantaggi, a più livelli: crescita personale, trasformazione, miglioramento del rapporto con noi stessi e con gli altri.

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