Ansia nel paziente oncologico: come trattarla e gestirla attraverso la meditazione e il movimento corporeo

 

Nell’articolo precedente “L’ansia nel paziente oncologico: riconoscerne le cause, per risolverla all’origine” abbiamo visto cosa significa essere affetto da un disturbo di ansia per un paziente oncologico e come riconoscerne i sintomi e le cause per poterla prevenire e risolvere efficacemente. In questo articolo vedremo come gestire l’ansia e lo stress e quali soluzioni si possono adottare per ridurla e controllarla.

Riduci ansia e stress attraverso attività motorie

L’esperienza personale e, soprattutto, quella professionale al fianco delle donne che si rivolgono a me dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro, mi ha insegnato che praticare regolarmente attività fisica e mantenere un controllo consapevole del proprio corpo produca effetti benefici nel contrastare disturbi di natura stressogena. Anche 30 minuti di camminata al giorno, magari a contatto con la Natura oppure in un luogo che amiamo particolarmente, può aiutarci a liberarsi dei sentimenti negativi che ci pesano sul cuore e annebbiano la mente, impedendoci di affrontare la malattia con la giusta lucidità e forza.

Questa metodologia sfrutta la capacità dello sport e di alcune discipline che coinvolgono il fisico per generare un cambiamento comportamentale positivo nella persona, aiutandola a migliorare la qualità ed il benessere della sua vita.

È stato osservato che all’aumentare della quantità di attività fisica, il rischio di sviluppare sintomi depressivi, ansia e fatigue si riducono, così come si riducono la percezione del dolore e lo stress psicologico.

Si tratta di azioni importanti per il paziente oncologico per differenti ragioni:

  1. Migliorano le capacità di affrontare i trattamenti e adattarsi all’esperienza della diagnosi;
  2. Aiutano a capire meglio sè stessi e le proprie esigenze;
  3. Offrono un modo per esprimere e liberare sensazioni, esperienze e bisogni difficili da comunicare verbalmente.

Come spesso racconto alle donne che affrontano con me il percorso di consulenza (LEGGI QU LE ALCUNE DELLE LORO TESTIMONIANZE), io stessa amo danzare e liberare il mio corpo dalle tensioni della giornata, quando sento che i livelli di stress stanno aumentando.

La danza è utilissima per ritrovare l’equilibrio con il proprio corpo e la propria mente, lasciando la creatività e le emozioni libere di esprimersi attraverso i movimenti del corpo.

Quando danzate e ascoltate la musica potete esprimere e lasciar andare sensazioni difficili da comunicare a parole. La danza permette di scrollarsi da dosso il peso dell’ansia e dello stress e di diventare più consapevoli della propria forza e delle proprie risorse interiori.

In un articolo dedicato al tema della musica e dei suoi effetti terapeutici e rilassanti, “Finalmente la chemioterapia non fa più paura!”, ho spiegato quanto può risultare efficace, nel ridurre gli effetti dell’ansia e dello stress che di solito precedono e accompagnano la seduta di chemioterapia, portare con sé un lettore mp3 con le proprie playlist preferite, da ascoltare durante la terapia. È dimostrato ed ampiamente assodato il grande potere che la musicoterapia, utilizzata in ambito curativo e palliativo, può esercitare nel contrastare lo stress, l’ansia e la percezione del dolore

Secondo l’American Music Therapy Association, la musicoterapia dà sfogo ai bisogni fisici, emotivi, cognitivi e sociali dei pazienti, modificando il tono dell’umore.

Gestione dell’ansia: il potere curativo della meditazione

Ti capita mai di entrare in ospedale e di avvertire subito un’atmosfera densa di paura e di negatività?  Il paziente oncologico, che si trova a trascorrere tante ore all’interno di questi ambienti per via delle terapie e degli incontri col medico, spesso vive con preoccupazione e ansia anche il solo pensiero di recarsi in ospedale.

“Andrà tutto bene?”

“Gli esami andranno bene?”

“Cosa mi dirà adesso il medico?”

“E gli effetti collaterali della chemio… questa volta quanto saranno dolorosi?”

Tutti questi pensieri negativi non fanno che danneggiare il tuo equilibrio, rovinandoti le giornate e facendoti arrivare ancora più ansiosa di quanto sia necessario alla terapia.

Il consiglio che mi sento di darti, in virtù della mia esperienza personale e della mia formazione come Trainer certificata, è quello di ricorrere alla pratica della meditazione per affrontare i momenti dedicati alla terapia e per vivere meglio l’esperienza della malattia. Io da anni pratico la meditazione e la ritengo di gran lunga uno dei metodi più efficaci per ritrovare il proprio equilibrio psicofisico, gestire le proprie emozioni e controllare così gli effetti negativi provocati dallo stress e dall’ansia.

A tal proposito ho creato una serie di meditazioni, che trovi CLICCANDO QUI: si tratta di un percorso formato da quattro meditazioni audio, da ascoltare durante le terapie o prima delle visite di controllo o quando senti che la tensione sta prevalendo sulla tua serenità.

L’hanno già provata tantissime persone e i risultati e i loro riscontri sono meravigliosi, ma non avevo certo dubbi.

Se desideri provare su te stessa i benefici di questa pratica secolare che calma il corpo e la mente, scarica subito la meditazione più adatta a te e comincia il tuo percorso di rinascita. Imparerai a controllare la tua emotività, a trasformare le sensazioni negative in positive e ad impedire che l’ansia e lo stress prendano il sopravvento.

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