ansia nel paziente oncologico: riconoscerne le cause

L’ansia nel paziente oncologico: riconoscerne le cause, per risolverla all’origine

 

In questo articolo cercherò di rispondere alle importanti domande che riguardano la gestione del paziente oncologico, con particolare riferimento agli aspetti psicologici ed emotivi che interessano la sua particolare condizione.

“Che cos’è l’ansia?”

“Quali sono le caratteristiche che questo particolare stato assume in coloro ai quali è stato appena diagnosticato il cancro?”

“Quali sono gli interventi più efficaci per trattare una condizione ansiogena come quella provocata dalla diagnosi di tumore?”

Per capire come affrontare un disturbo legato all’ansia, occorre prima di tutto essere consapevoli di quelle che sono le cosiddette “spie di allarme” che consentono di riconoscerlo e, successivamente, gestirlo.

 

Che cos’è l’ansia per un paziente oncologico?

L’ansia è uno stato psichico, contraddistinto da una sensazione di preoccupazione o turbamento intenso. Questa condizione emotiva si attiva nel momento in cui ci sentiamo preda di circostanze che ci incutono timore o che risultano per noi minacciose.

Quando pensiamo all’ansia dobbiamo concepirla come un’emozione umana: una reazione naturalissima con cui di norma tendiamo a rispondere a situazioni che ci creano stress. Se gestita entro determinati livelli, l’ansia non è necessariamente un sentimento negativo: essa rappresenta la maniera con cui il nostro sistema nervoso ci avverte della presenza di pericoli imminenti e ci mette in uno stato di allerta, tale per cui riusciamo ad evitarli.

Ad esempio, se non fossimo preoccupati che il forno scotta, quando lo accendiamo, non potremmo proteggerci dal pericolo di toccarlo e di restarne quindi bruciati.

L’ansia, dunque, anticipa il pericolo, innescando un sistema di difesa emotiva, cognitiva e comportamentale governato dal nostro stesso istinto.

Quando si presentano lo stress e la paura? Quando sentiamo che il nostro equilibrio psicofisico viene in qualche modo minacciato da fattori esterni e che le nostre risorse non sono sufficienti per affrontarli.

A volte, tuttavia, questo stato di allarme ed ansia raggiunge livelli dannosi per il nostro organismo, tanto da arrivare a compromettere gravemente il nostro benessere. Ed è esattamente in quel momento che è indispensabile saper gestire e controllare questo sentimento, per evitare di subirne le conseguenze negative.

Dell’ansia e della relazione che esiste fra stress e autostima ho ampiamente parlato in alcuni articoli che ti invito a leggere, qualora tu desiderassi approfondire l’argomento. “Ansia, stress e autostima: che relazione esiste?”“Quando lo stress diventa cronico: come prevenire e contrastare la forma più grave di stress”; “Cosa provoca lo stress, nemico del sistema immunitario e del nostro benessere psicofisico”.

 

Quali sono i sintomi attraverso i quali l’ansia si manifesta?

L’ansia si manifesta attraverso specifici sintomi.

Di seguito vado a riassumerli in 4 stati principali, ciascuno caratterizzato da specifiche sensazioni e sentimenti.

  1. Sintomi fisiologici: tachicardia, affanno, aritmie, nausea, diarrea, vertigini, tensioni muscolari, nodo alla gola, aumento della respirazione, sudorazione, emicrania, dispnea, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, tosse, tremori, parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio) e affaticamento;
  2. Sintomi psicologici e cognitivi: disturbi dell’addormentamento, insonnia, difficoltà di concentrazione, perdita di memoria, confusione e incapacità a rilassarsi;
  3. Sintomi comportamentali: comportamenti non-adattivi diretti alla fuga o all’evitare la fonte dell’ansia;
  4. Sintomi emotivi: agitazione, tensione emotiva, vergogna, nervosismo, irritabilità, paura di non riuscire a farcela, di morire, di perdere il controllo, di “impazzire”, senso di terrore o panico.

In diversi articoli ho approfondito nel dettaglio i sintomi provocati dall’ansia e dallo stress, con particolare riferimento al paziente oncologico, suggerendo rimedi naturali per prevenire e contrastare alcuni di essi.

Se ti va, puoi trovare utili consigli in alcuni di questi articoli tematici:

 

L’ansia nel paziente oncologico: origini, conseguenze ed urgenza del problema

Quando riceviamo la diagnosi di tumore, dentro di noi sentiamo aprirsi una profonda ferita che coinvolge sia noi stessi, che la nostra famiglia ed i nostri cari. Il forte impatto emotivo che deriva da questa notizia dipende dal significato negativo che tutti noi, per cultura e per conoscenza personale, tendiamo ad attribuire alla malattia e al cancro.

Nel nostro bagaglio socio-culturale, infatti, come abbiamo detto tante volte, il cancro è sinonimo di una malattia non trattabile e di perdita di autonomia. Nella maggior parte dei casi tendiamo ad associare al cancro il significato di morte.

Questo ci porta irrimediabilmente a reagire in maniera traumatica alla diagnosi, trasportando nel baratro della paura e del timore anche i nostri famigliari. Sono proprio questi stati d’animo che, protratti nel tempo, si trasformano in una condizione di ansia talmente forte da renderci addirittura “invalidi”, impotenti di fronte a ciò che ci sta accadendo, inermi e fragili.

Questa emozione così negativa e, nel contempo, logorante viene costantemente alimentata da pensieri negativi e dalla nostra insufficiente capacità di gestire le emozioni, soprattutto quelle dolorose.

“Non ce la farò mai”.

“Se faccio troppe domande al mio medico, sicuramente mi prenderà per una sciocca”.

“Sono terrorizzata dall’idea di vedermi senza capelli: cosa penserà la gente quando mi vedrà in quella condizione?”

“Il tumore è tornato: questa volta sono certa che non ce la farò mai”.

“Non devo assolutamente far soffrire il mio compagno ed i miei figli: loro non se lo meritano. Devo essere forte anche per loro”.

Questi sono alcuni dei pensieri che, confesso, facevo anche io quando ho scoperto di avere il primo tumore e, successivamente, quando mi è stato diagnosticato il secondo cancro. Ma all’epoca non avevo certamente gli strumenti e le risorse che oggi ho acquisito negli anni di formazione e di esperienza al fianco delle donne che, con me, affrontano il percorso di rinascita personale.

Avendo io stessa vissuto sulla mia pelle una condizione di ansia, so esattamente cosa si prova in quei momenti, quando lo stress e la tensione raggiungono livelli tali da soffrire di attacchi di vomito e nausea prima di affrontare una seduta di chemioterapia.

Se leggendo le mie parole ti stai riconoscendo in questa situazione, smetti di pensare che tu sei l’unica a soffrine.

Tu non sei sola!

Secondo recenti studi, l’ansia associata al cancro colpisce quasi il 50% dei pazienti oncologici. In alcuni casi, quando la situazione non affrontata con il dovuto trattamento, lo stress tende a trasformarsi in cronico e a degenerare in depressione.

E qual è la conseguenza di tutto ciò?

La qualità della vita finisce irrimediabilmente per risultare compromessa dal trauma vissuto.

Le statistiche non mentono!!!!!

Molti pazienti che presentano disturbi di ansia gravi sono ricoverati più spesso e per periodi più lunghi di chi non ne soffre. Inoltre, le persone affette da stati di ansia cronica hanno una maggiore percezione dei sintomi fisici che il percorso di cura antitumorale porta con sì.

Delle conseguenze provocate dalla chemioterapia ho parlato in numerosi articoli dedicati: per esempio ti consiglio di leggere questo per saperne di più sull’argomento: “Gli effetti della chemioterapia: cosa devi sapere prima di affrontarla”.

Nella sezione “Sos Cancro” del mio sito troverai tutti gli articoli che ho dedicato al paziente oncologico e alle conseguenze emotive e fisiche che si trova a vivere, dopo la diagnosi di cancro. CLICCA QUI per consultare la lista completa degli articoli.

L’esperienza al fianco delle donne, che si rivolgono a me per affrontare un percorso di rinascita e cambiamento, mi ha dimostrato che assumere un atteggiamento positivo, forte e soprattutto proattivo nei confronti delle difficoltà, che si pongono sul cammino di chi riceve una diagnosi di cancro, aiuta e favorisce il processo di guarigione dalla malattia, migliorando la qualità ed il benessere della tua quotidianità.

Se desideri capire in che cosa consiste il percorso di consulenza e quali sono i benefici che puoi ottenere affrontandone uno individuale, CLICCA QUI! Potrai richiedere un primo incontro conoscitivo completamente gratuito.

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