Come affrontare le terapie antitumorali?

Come affrontare le terapie antitumorali?

Nelle prime settimane dopo la diagnosi di cancro di solito ci si ritrova inondati di opinioni e consigli che arrivano non solo da medici o specialisti delle cure alternative, ma anche da amici e famigliari che in passato hanno avuto il cancro o conoscevano qualcuno che l’aveva avuto, o semplicemente avevano letto articoli e statistiche.

Va tutto bene e ringraziare gli stimoli che ci arrivano serve per comprendere che le persone che ci stanno vicino sono partecipi del nostro dolore, ma direi che la confusione che ne deriva è devastante. Quindi, invece di farsi travolgere da tutte queste informazioni, che fra l’altro spesso sono contraddittorie, bisogna fermarsi un attimo, respirare e prendersi il tempo per comprendere che il giudizio che hai bisogno di ascoltare è solo il tuo. Il tuo corpo sa di che cosa ha bisogno e tu sei la parte integrante e più attiva della tua guarigione.

Diventare responsabili del proprio percorso dà la possibilità di sentirsi libera e forta; inoltre è ben documentato che i malati che dirigono la propria terapia reagiscono meglio di quelli che non lo fanno, per cui si tratta sia di un atteggiamento da adottare, sia di un progetto pratico da mettere in atto.

Come cancer coach, ormai lo sai, ti alleno ad avere una mentalità ed un atteggiamento proattivo nei confronti della malattia, alleno i tuoi punti di forza e faccio chiarezza nella confusione del momento, ma si sa, non si è subito pronti ad affrontare un percorso del genere, anche se ritengo che la mente sia l’organo più importante da gestire in momenti di difficoltà. Quindi per chi sta affrontando o deve affrontare le terapie contro il tumore, consiglio un metodo chiaro, semplice ed efficace che riuscirete a seguire con scrupolosa attenzione anche da sole:

1. ascolta gli esperti
2. crea il tuo piano
3. usa il tuo intuito
4. preserva la persona che sei

 

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1.  ascolta gli esperti.

Troppo spesso i malati perdono ogni tipo di autonomia dopo aver scoperto di avere una malattia grave. La paura può rendere passivi, può paralizzare la capacità di prendere decisioni importanti, può minare profondamente l’autostima. Oppure può rendere aggressivi o sulla difensiva. Ma nessuno di questi atteggiamenti vi porterà dove volete o dovete andare. La vera autonomia deriva in primo luogo dall’ascoltare e in secondo luogo dallo scegliere. Quindi ascolta gli esperti, contattane anche più di uno e senti i pareri simili o differenti. Chiedi i dettagli delle terapie, degli effetti collaterali, degli effetti sulla tua vita e su possibili cambiamenti che ritengono validi. Ascolta, ascolta e ascolta e poi fermati un attimo, prendi il tuo tempo e usalo per decidere ciò che ritieni più giusto per te.

2. crea il tuo piano.

Conosco persone guarite semplicemente seguendo una dieta particolare, conosco persone guarite avendo fatto terapie convenzionali, conosco persone guarite avendo fatto cure integrative o percorsi totalmente alternativi. Ciò che andrà bene per te, è nel tuo intuito, sta nel seguire passo passo ciò che il tuo cuore, la tua pancia, in sintonia con la mente ti diranno di fare. Prova tutto ciò che ritieni valido per te, tieni un diario di bordo, dove segnare cure ed effetti che hanno avuto sul tuo corpo e sulla tua mente e sii pronta sempre a modificare o migliorare la strada scelta, considerando che il cambiamento di noi stesse va di pari passo con la lancetta dell’orologio. Quindi sii flessibili e ascoltati!

3. usa il tuo intuito.

L’intuito è un “muscolo” che richiede esercizio. Individua un posto tranquillo dove sederti in silenzio o dove poter fare attenzione alla tua mente e al tuo corpo. Usa la respirazione come mezzo di consapevolezza e ricorda sempre che tu non sei la malattia, attorno al cancro c’è un corpo vivo che respira e che ti dà indicazioni da seguire. Se hai difficoltà a fare questo, ti consiglio di scegliere 1 o 2 persone che ti ascolteranno e sapranno stare in silenzio, prima di farti da guida sul tuo intuito. Questo è anche il mio lavoro, ma se tu ritieni di avere già qualcuno di fidato, a cui dare questo compito, non esitare.

4. preserva la persona che sei.

Quando ti trovi totalmente risucchiata da una macchina sanitaria che affronta la malattia e non l’umanità della persona, è facile cadere in questa trappola. Quindi diventa consapevole, che tu prima di essere una paziente, sei una persona e non sei un numeroQuindi vai agli appuntamenti di visite ed esami specifici, ma mettili in agenda come se fossero altri appuntamenti di lavoro o divertimento. Quando ti fissano gli esami, non accettare gli orari come un’imposizione dall’alto, concordali anche in base alla tua disponibilità. “Posso non essere favorevole ad andare alle 8 della mattina, magari posso venire alle 10 o alle 11.” L’orario lo puoi decidere tu e non per forza delegare anche questo ad altri per manipolare la tua giornata e soprattutto i tuoi stati d’animo. Quando vai in ospedale vestiti elegante, fatti bella, come se uscissi a cena o a teatro, non puoi mai sapere se insieme al dottore o all’infermiere c’è Brad Pitt o George Cloneey che sono venuti apposta per te 😉 😉 😉

 

Spero che questi 4 punti cardine di un piano specifico per poter affrontare le terapie nel migliore dei modi, ti possa essere utile; ti invito nuovamente a fare la cosa più difficile di questo mondo: ASCOLTATI!

L’ascolto è una saggezza senza parole!

Aspetto i tuoi commenti e se ti è stato utile, condividilo con i tuoi amici nella speranza che possa essere utile anche a qualcun altro che come te sta vivendo l’esperienza del cancro.

 

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