Come superare la diagnosi di cancro?

Come superare la diagnosi di cancro?

Molti mi chiedono se esiste un modo per superare il trauma della diagnosi di cancro, in realtà non esiste un metodo comune, in quanto ognuno di noi ha una storia ed un vissuto diversi con modalità diverse di reazione.
Però ho cercato di accomunare pensieri e storie delle donne che seguo con il cancer coaching, per trovare dei consigli il più possibile utili a voi.
Cercherò di essere chiara e sintetica, affrontando sia aspetti pratici che psicologici, perché ricorda che il cancro è solo l’inizio di un viaggio alla scoperta della tua nuova vita.

 

1. Sentire i propri sentimenti
Esprimere e liberare gli stati d’animo anziché anestetizzarli ed evitarli, che è quanto spesso accade quando ci troviamo a gestire notizie traumatiche. La negazione è una forza profondamente debilitante. Ti strappa dalla realtà delle cose e paralizza la tua capacità di agire. Per un po’ di tempo funziona come un ammortizzatore, un modo per lasciare andare l’orrore, il terrore, la rabbia e la tristezza che sono dentro alla parola cancro. Non importa se ti hanno diagnosticato un cancro al primo, al secondo o al terzo stadio, quello che a te frena è la paura della morte e della perdita. Ma per andare oltre alla diagnosi, serve la verità, serve accettare che questa nuova realtà è entrata in casa tua. Se gli apri le porte e gli mostri tutta la paura che hai, tutta la rabbia e la tristezza, piangendo, gridando e scuotendo tutta l’energia che hai, in qualche modo prenderà il suo giusto posto e non ti lascerai sopraffare da questi sentimenti. Perché il segreto in fondo, è che il cancro rende vulnerabili, quella vulnerabilità che troppo spesso è stata associata a fragilità, mentre invece andrebbe affiancata a umanità. Quindi ascolta ed esprimi i tuoi sentimenti e accetta la tua nuova realtà, che non significa arrendersi, ma che ti stai dando la possibilità di guidare il tuo viaggio con il cancro, anziché aver paura e rimanere paralizzata.

2. Affrontare tutti i fatti
Affrontare la realtà della situazione nella sua interezza, per quanto sia difficile, perché più si conosce la propria condizione più possibilità si hanno di reagire.
Quando si è sotto shock è facile accontentarsi di tutto quello che ci viene detto e ritenere che ci è stato detto tutto. Per di più si è spaventati e si tende a non volere sapere di più di quanto si sappia già. State barcollando …giusto? “Ho capito di avere un tumore, i medici hanno una strategia e questo mi basta.” E invece NO, NON BASTA! Non accontentatevi, la vita è la vostra e in questo momento la priorità è avere tutti i dettagli possibili sulla vostra condizione, per poi acquisire potere di scelta, e di conseguenza libertà di scelta. Per quanto siano difficili da ascoltare, vi esorto a girare più medici possibili, di avere più visioni possibili, possibilmente a 360 gradi. Dal medico convenzionale, all’oncologo di medicina integrata, in Italia ce ne sono diversi, sia in strutture private che ospedaliere. Mi ricordo che nel mio secondo cancro, ascoltai 4 pareri diversi, di medici diversi, in località diverse… fu impegnativo, sia a livello di energia che di risorse economiche e mi rendo conto che a volte non si hanno né l’una né l’altra, però ciò che vi consiglio vivamente è quello di NON ACCONTENTARVI e di cercare informazioni che vi potranno sostenere sia a livello mentale sia di cure. L’informazione dà conoscenza, e la conoscenza dà forza

3. Chiedere aiuto
Appoggiarsi a chi vuole aiutarci per creare un sistema di supporto sostenibile in grado di semplificare il percorso di cura. Abbiamo già detto che il tumore ci rende più vulnerabili, e quindi più umani (non deboli 😉 ). È arrivato il momento di affidarsi agli altri e di lasciare agli altri la possibilità di fare qualcosa per noi.
Ho sempre avuto qualche problema con il “prendere”, il “dare” mi risulta sempre molto più in sintonia con la mia indole. Però nell’occasione delle terapie e della diagnosi, ho dovuto e per fortuna sono riuscita a lasciare spazio agli altri, senza che facessi come al solito tutto da sola.
Le persone vogliono aiutare, è che spesso non sanno come farlo. Vogliono parlare ma hanno paura di dire la cosa sbagliata. Vogliono starvi vicini ma non sanno se stanno invadendo il vostro spazio.
Quindi la soluzione più efficace è che tu aiuti loro a sapere cosa possono o non possono fare e dire. Io sapevo cosa avevo reale bisogno, non loro, e quindi ero io che lo dovevo comunicare.
Fai una lista, mandala alle persone che vuoi tenere vicino e specifica tutto ciò che è di aiuto per te, dalle cose pratiche, come farti fare la spesa a come tenerti i figli per un pomeriggio, alla cose più intime, alle sensazioni o ai pensieri, ad esempio non voglio affrontare sempre l’argomento perché se no concentro sempre lì l’energia o al contrario, quando me la sento te ne parlerò io.
Non abbiate remore o freni, esprimete ciò che vi sentite con le persone che volete. Aiutateli ad aiutarvi. Probabilmente avete sempre fatto fin troppo le cose da sole e quindi ora è il momento di ricevere.

4. Stabilire i propri confini
Impostare limiti necessari attorno al proprio lavoro e alle proprie relazioni, così da preservare le forze per difficili scelte e le impegnative terapie contro il cancro.
Mettere semplicemente da parte, la vostra voglia di accontentare sempre tutti, di compiacerli e di dare precedenza alle loro necessità. Lo ripeto, fin troppo spesso, siete state aperte e disponibili con gli altri, mettendovi in secondo piano, quindi è arrivato il momento di salire di graduatoria. Adesso al primo posto ci siete voi e il cancro ti fa comprendere bene chi saranno le persone vere da tenere di fianco e chi no. Quindi impara a dire di no e stabilisci i tuoi confini con ognuno. Con chi potrai parlare di tutto, con chi non vorrai più affrontare certi argomenti, con chi semplicemente non ti sentirai più di volerlo/a vicino. È arrivato il momento della verità, e questa è una delle magnifiche opportunità che rivela il cancro, quello di spendere energia solo con chi vi merita. Chi non vi merita, uscirà di scena, in maniera molto silenziosa, e dopo qualche tempo, sarà l’ultimo dei vostri pensieri.

INFO-superare-diagnosi

Questi consigli, magari non li senti tuoi, o forse si, ciò che so di certo, come Cancer Coach, è che la diagnosi di un cancro può essere debilitante e paralizzante, ma al tempo stesso ti può dare la possibilità di scoprire nuove cose su di te e sul contesto che hai vissuto fino a quel momento. Cogli questa opportunità e ricorda che non sei sola!

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