come evitare di creare frustrazione e rabbia nel paziente oncologico

Sai che quando sei stato in silenzio hai creato rabbia e frustrazione nei pazienti oncologici?

Il silenzio a volte può essere davvero devastante! Ieri sera durante il Master in Coaching Oncologico ho introdotto i 5 assiomi della comunicazione, partendo dal primo che è: NON SI PUÒ NON COMUNICARE, ovvero comunichi anche quando stai zitto! Sullo stesso tema e sulla comunicazione con i pazienti oncologici, ho scritto un articolo proprio dal titolo “Non si può non comunicare”.

Molto spesso i professionisti quando lavorano danno questo per scontato e non fanno attenzione ai loro momenti di silenzio, che però si trasformano in forti dubbi e domande implicite in coloro che hanno davanti!

E. Ha raccontato di quella volta che un medico è stato zitto e, non spiegando la necessità di fare un esame diagnostico, ha creato in lei la paura che ci fosse qualcosa di davvero grave e la rabbia di non sapere perché avrebbe dovuto farlo! Colui che soffre molto spesso si sente inibito dal ruolo del professionista e non chiede a sufficienza!

Questa circolarità di comunicazione è come un cane che si morde la coda! Il professionista tace. Il cliente non chiede. Il professionista continua a reiterare lo stesso comportamento! E allora, che tu sia medico, terapeuta, psicologo, Naturopata, life coach o farmacista, quando sei davanti ai pazienti oncologici, che chiedono il tuo sostegno, devi fare attenzione a quando stai zitto in maniera inconsapevole, perché così facendo crei una REAZIONE DISFUNZIONALE per loro e per te!

Per capire meglio come gestire col paziente oncologico, evitando di non creargli disagio e di enfatizzare le sue paure, puoi leggere questi articoli che ho scritto sul tema: “La tua comunicazione è ciò che ti sta allontanando dall’essere un professionista riconosciuto e capace di fare la differenza” e “Le parole giuste come i figli, non le porta la cicogna”.

Rendersi consapevoli del proprio stile comunicativo è fondamentale e solo facendo esperienza pratica puoi attuare una trasformazione in come comunichi, Ecco perché durante il Master in Coaching Oncologico faccio svolgere esercizi pratici! Ecco perché questo Master è diverso da tutti gli altri corsi prettamente teorici.

Concludo con questo esercizio pratico. Cerca nella memoria 2 o 3 esperienze di quando tu hai “subito” il silenzio altrui e torna nel vivere l’emozione che hai provato! Prendi carta e penna e scrivili. Poi condividi con me, se ti va, sia che tu sia paziente, sia che tu sia professionista quali reazioni e situazioni ti sono capitate!

Perché solo aumentando la consapevolezza si può cambiare la prospettiva e la relazione che abbiamo con noi stessi e con gli altri!

Come funziona il Master? Funziona che SOLO SE HAI DAVVERO UNA FORTE PROPENSIONE AD AIUTARE GLI ALTRI e ciò che ti fa battere il cuore è vedere i risultati nella vita degli altri, ti puoi candidare!

È un percorso trasformativo e formativo per professionisti, caregiver e pazienti 3.0, che vogliono acquisire una competenza efficace per aiutare gli altri, con strumenti pratici e le strategie di cambiamento più potenti, per Migliorare la vita oltre la cura. Un percorso aperto a tutti, ma NON PER TUTTI, di 10 settimane, una volta alla settimana sulla piattaforma zoom, con gruppi piccoli di lavoro. Quindi se compili il questionario di candidatura, SII DAVVERO SICURO! Arriva da me solo se vuoi davvero fare la VERA DIFFERENZA!

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