Il farmacista esperto in coaching oncologico: le competenze giuste per aiutare il paziente

Chi si trova ad affrontare e combattere una malattia come il cancro e a sottoporsi a terapie farmacologiche prolungate, si trova suo malgrado a vivere problematiche complesse che coinvolgono direttamente non solo la sfera fisica, ma anche quella psicologica ed emotiva.

In numerosi articoli ho affrontato il ruolo che il cancro esercita nello sconvolgere la vita del paziente, da tutti i punti di vista. Ricevere una diagnosi di tumore significa vedere la propria quotidianità pesantemente rivoluzionata e condizionata dalle conseguenze negative che il cancro porta con sé.

Il corpo resta senza dubbio una delle dimensioni più duramente provate dal cancro: le terapie antitumorali, protratte a lungo nel tempo, possono provocare sintomi anche piuttosto dolorosi. In diversi articoli ho trattato il tema delle conseguenze della chemioterapia e di come affrontarle mediante rimedi naturali, che possono ridurre la gravità del sintomo e migliorare la qualità della vita delle persone malate.

Gli effetti di cui sto parlando non chiamano in causa solo il supporto dello staff medico, ma richiede anche un ulteriore punto di riferimento assistenziale nella farmacia di fiducia, più vicina alla vita di tutti i giorni di chi soffre.

Quello di trovare un supporto valido ed efficace rappresenta un diritto sacrosanto del paziente oncologico e il compito delle figure mediche, fra cui in particolare il farmacista, diventa quello di fornire consigli appropriati ed erogare un servizio adeguato alle caratteristiche fisiologiche e ai cambiamenti che il corpo della persona subisce per via della chemioterapia.

Al farmacista, così come a tutti gli altri operatori sanitari, non si chiede solo la preparazione scientifica, ma anche la capacità di comprendere, trasmettendo fiducia e speranza.

Ciò di cui un malato ha in prima istanza bisogno quando viene in contatto con il mondo medico e, successivamente, con la farmacia di fiducia del proprio paese, è di trovare persone che lo riconoscano come individuo, che lo guardino negli occhi prima di curare la sua malattia, persone sopra ogni cosa umanamente accoglienti, capaci di entrare in empatia con il paziente, trasmettendogli sicurezza e forza nell’affrontare la sua quotidianità.

Ogni situazione, anche la più disperata e dolorosa, può essere affrontata con l’atteggiamento giusto, che significa sia possedere le competenze scientifiche necessarie, sia, soprattutto, saper instaurare il giusto dialogo con il paziente. Per far sì che le terapie risultino efficaci ed utili, è assolutamente necessaria una complicità attiva fra medico e paziente che può nascere solo quando il legame si fonda sulla fiducia reciproca.

Gestire con consapevolezza una tale complessità non è assolutamente semplice per il professionista, che spesso si trova suo malgrado a doversi misurare con una situazione emotivamente e professionalmente gravosa. Sentire sulle proprie spalle il peso di una responsabilità così grande può provocare stress e ansie, difficili da tenere sotto controllo anche per il professionista più esperto e competente, soprattutto quando l’interlocutore coinvolto è il paziente oncologico, che a sua volta porta con sé un bagaglio emotivo di dolore, paura e preoccupazione.

Il percorso formativo, che ho sviluppato e messo a punto in questi anni al fianco dei professionisti e delle donne malate di cancro, ha lo scopo di fornire al farmacista gli strumenti necessari per potenziare le proprie competenze, affinché sappia interfacciarsi efficacemente rispetto alla complessità delle dinamiche che riguardano il paziente oncologico, aiutandolo ad affrontare e migliorare la qualità della propria condizione psicologica e a rendere più performante il suo sfondo clinico.

Si tratta di una proposta creata ad hoc per le figure mediche che si trovano ad assistere il paziente oncologico e a gestire situazioni emotivamente complesse e potenzialmente stressanti.

È focalizzata sugli aspetti ed i temi più rilevanti per gestire e risolvere le esigenze della persona, rendendo ancora più funzionale e ottimale il servizio fornito alla comunità.

Al termine del percorso il farmacista diventerà un professionista esperto, capace di svolgere un importante ruolo di supporto durante il percorso di cura del paziente, in particolare supportandolo nel miglioramento della percezione di sé e nella gestione della quotidianità della malattia. Affrontare la malattia oncologica è una sfida complessa e il farmacista può suggerire prodotti dedicati al paziente, assistendolo quando egli manifesta richieste o dubbi più ampi.

L’obiettivo del corso è creare professionisti preparati riguardo alle dinamiche legate alla malattia oncologica, svolgendo un ruolo complementare essenziale a quello del medico oncologo e dell’infermiere, figure chiavi dell’equipe terapeutica del paziente.

Se desideri ricevere maggiori informazioni su questo percorso, contattami scrivendo e sarò felice di darti tutte le indicazioni utili a comprendere la natura del corso, le sue finalità e gli obiettivi che conseguirai.

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