Dal cancro… si può guarire!

Lèon Renard, in questo suo libro, ci dice che:

“per guarire bisogna innanzitutto imparare ad amare l’organo o la parte del corpo che consideriamo un nemico, il nostro corpo soffre perchè ci ama!”

Non facile questa parte della lezione…assolutamente No, anzi è stato difficilissimo!! Lascia che ti racconti come ci sono riuscita.

Sono sempre stata una ragazza e poi una donna, che ci teneva all’aspetto fisico, che ci ha sempre tenuto, quindi nei periodi in cui, mettevo su qualche chilo, o mi vedevo qualche grammo in più di cellulite, cercavo subito di correre ai ripari. E quindi iniziavo diete, creme, massaggi e a volte in modo anche piuttosto frustrante se non ottenevo subito i miei obiettivi. Mi ero rifatta anche il seno, perchè dopo aver avuto le mie bimbe, la mia seconda scarsa era diventata una seconda di giro spalla, ma una prima di reggiseno…non mi potevo vedere!! Quindi nonostante non mi mancassero i complimenti da parte di amici o conoscenti, sia maschili che femminili, io in fondo non mi sono poi così tanto accettata… C’era sempre una parte del mio corpo, che non mi andava bene!

Poi arrivò il Cancro, un carcinoma della grandezza di 3 cm, proprio sopra il capezzolo, e arrivò anche il giorno della mastectomia, dove oltre a svuotarmi il seno dalla ghiandola mammaria, mi tolsero completamente anche aureola e capezzolo! L’immagine e il volto della dottoressa che mi disse che avevano tolto tutto, quando tornai su dalla sala operatoria, ce l’ho stampata come fosse una fotografia. Le lacrime scesero sul mio viso, senza che io gliene dessi autorizzazione…
Non volevo che gli altri pensassero che ciò che mi importava era l’aspetto fisico, ma al tempo stesso sapevo dentro di me, che la cosa che avrei dovuto accettare di più, era guardarmi tutte le mattine allo specchio e vedere che il mio seno non era più come prima, guardarmi allo specchio e ricordarmi tutti i santi giorni, che quella parte del mio corpo era malata, o perlomeno lo era stata, quindi avrei avuto davanti agli occhi tutti i giorni quel trauma, quel ricordo, quel terribile momento.

Non fu facile e per tanti giorni piansi davanti allo specchio, guardando quella cicatrice, a cui erano legate tantissime emozioni… Poi un bel giorno, mi resi conto che la Mara dopo il secondo Cancro non era più la stessa Mara prima del Cancro, qualcosa era cambiato, tanto era cambiato e molto era cambiato in meglio, quindi se quella cicatrice mi doveva ricordare qualcosa, non erano i pianti e la disperazione per la malattia, ma era la RINASCITA di una nuova donna, una donna che con il dolore e la sofferenza della malattia, aveva trovato il coraggio per rinascere e amare più se stessa.

Da quel giorno, quando faccio la doccia e mi metto davanti allo specchio, mi massaggio e spargo l’olio prima sempre sul mio seno destro (quello operato), accarezzandolo e chiedendogli scusa per non averlo fatto prima e poi ringraziandolo per questa nuova opportunità di vita.

Ama il tuo corpo qualunque esso sia, se non altro perchè è tutto ciò che hai!!!

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