SMETTERE DI RIMUGINARE

Come smettere di rimuginare

Pensare è una caratteristica distintiva dell’essere umano, qualcosa che ci rende davvero unici e ci ha permesso di fare i grandi passi dell’evoluzione della specie.

Pensiamo continuamente, senza accorgercene, è un’attività ininterrotta e, proprio perché così naturale, è nella maggior parte del tempo incontrollata. A volte questa incessante attività di pensiero può andare in corto circuito! Cioè il pensiero non riesce ad andare avanti, si blocca in un vicolo cieco: la mente continua a girare e rigirare su quello stesso argomento. Anche gli sforzi che si fanno per cercare di non pensarci sembrano vani, perché è una cosa più forte di noi, ricaschiamo li e pensiamo pensiamo pensiamo.

Rimuginare è una pessima abitudine! Ad alcuni capita occasionalmente, quando ci sono situazioni particolarmente preoccupanti o intricate da risolvere, il vero problema è per coloro che hanno il rimuginare come metodo abituale di pensiero.
Perché stimola ansia e stress, fino a degenerare in problemi psicologici più seri come la depressione.
Il coaching ci insegna dei metodi per riconoscere queste dinamiche di pensiero inconsce e rompere il circolo vizioso di pensieri negativi che non portano da nessuna parte, sono solo un labirinto da cui non si riesce a trovare via d’uscita.
Chi segue un percorso di cancer coaching con me viene guidato nel mettere in pratica questi metodi applicandoli al suo caso specifico, ma intanto possono essere utili per tutti alcune indicazioni generali, vediamole insieme:

– riconoscere e comprendere il meccanismo

Rimuginare è una cosa che fai sicuramente senza accorgertene, però puoi prestare attenzione allo stato d’animo negativo (ansia, tensione, rabbia, nervosismo…) che sottilmente si insinua quando inizi a rimuginare. Presta attenzione a questi segnali emotivi. Noterai anche che tendi a rimuginare in momenti particolari della giornata: quando sei da sola in macchina, oppure a letto prima di andare a dormire… Se questo avviene, creati una routine scacciapensieri: ad esempio in macchina metti il tuo CD preferito e canta! Oppure leggi ogni notte un libro o una poesia prima di addormentarti.
Fare qualcosa di piacevole quando si tende a rimuginare è utile perché sposta l’attenzione della mente su qualcosa che la stimola positivamente. L’effetto però può essere temporaneo, quindi non sottovalutare la possibilità di fare delle sedute di coaching per andare alla radice del problema che ti fa rimuginare e acquisire una maggiore consapevolezza di te.

– pensa positivo

Nel caso il rimuginare scaturisca dalla preoccupazione per il futuro, per fatti che potrebbero verificarsi ma che non sono ancora accaduti, ti invito a rileggere l’articolo Riappropriarsi del tempo con il cancro dove parlo dell’ansia anticipatoria, che porta disagio inutile considerato che è generata da ipotesi che potrebbero anche non accadere.
Altre volte invece il rimuginare nasce da pensieri auto giudicanti eccessivi, perché magari avremmo voluto reagire in un modo diverso in una situazione, perché ripensiamo a cose che avremmo voluto dire e non abbiamo detto o a comportamenti che ci hanno ferito e non siamo stati in grado di contrastare per proteggerci.
Qualunque sia l’argomento del tuo rimuginare, prova a mettere in luce i lati positivi, anziché focalizzarti sui lati negativi. I pensieri sono il nostro modo di costruire la “realtà”, se ci concentriamo solo sugli aspetti negativi la nostra realtà diventerà negativa, se invece riusciamo focalizzarci anche sugli aspetti positivi, possiamo trasformare la nostra visione e cambiare la realtà che viviamo.

– pratica meditazione o tecniche di rilassamento mentale

La meditazione è una partita di origini orientali che permette di ristabilire un contatto con l’Io interiore e allineare il corpo con la mente.
Possiamo dire che la meditazione è una forma di consapevolezza di sé stessi e del proprio presente, osservando tutto scorrere intorno a noi senza farsi influenzare emotivamente.
Prima di praticarla da soli è utile rivolgersi a centri specializzati che possano guidarti nell’imparare a meditare. Se non hai modo di farlo, cerca di crearti dei momenti in cui puoi stare seduta per almeno 30 minuti in un posto tranquillo, dove nessuno può disturbarti, in mezzo al verde o in un posto in cui ti senti a tuo agio, con abiti confortevoli e scalza se preferisci. Devi sentirti comoda e nessuna parte del corpo deve essere in tensione. Prova a chiudere gli occhi e a respirare profondamente, concentrandoti sul respiro e sulle sensazioni del corpo. I pensieri inizieranno ad accavallarsi in testa, quello che devi cercare di fare è lasciarli scorrere, senza soffermarti su nessuno di essi, facendoli fluire come se fossero acqua che scorre e tu ti limiti a osservare quest’acqua.
Sembra difficile? Non puoi dirlo finché non ci provi!

Se hai trovato utili questi consigli, condividi l’articolo con i tuoi amici, magari può essere d’aiuto anche a loro!

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