Ammalarsi di tumore da lavoratori autonomi

Ammalarsi di tumore da lavoratori autonomi

Questo articolo si collega a quello precedente in cui avevo già affrontato il tema tumore e lavoro, perché questa malattia quando arriva tocca ogni aspetto della vita, dai più interiori ai più pratici.

Merita un approfondimento in più capire cosa si può fare se il tumore colpisce chi è un lavoratore autonomo, un libero professionista che, come tale, deve “cavarsela da solo” in un certo senso. C’è da dire che purtroppo per questa categoria gli ammortizzatori sociali sono pochissimi.

E molti lavoratori autonomi o a partita IVA che si ammalano di tumore si trovano a dover scegliere se pagare le cure o le tasse!

 

Ma da Cancer Coach ti invito a ricordare sempre che cosa ha la priorità per te: tu non sei la tua malattia. E non sei neanche il tuo lavoro. Tu sei prima di tutto una persona che deve ritrovare il suo equilibrio fisico e psichico. Quindi se nel lavoro senti che da sola non ce la fai, chiedi aiuto a chi ti sta vicino e a professionisti specializzati.

Spero di fare una cosa utile raccogliendo alcune informazioni di base, che vi invito a verificare e approfondire con i vostri consulenti e commercialisti.

Dal punto di vista previdenziale, i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS (commercianti, artigiani, free lance, …) hanno diritto all’indennità di malattia per 61 giorni in un anno se sono costretti a sospendere, anche solo temporaneamente, l’attività lavorativa a causa delle terapie oncologiche o della malattia. L’indennità viene calcolata sulla base dei contributi versati negli ultimi anni.

A questa si aggiunge anche l‘indennità per un’eventuale degenza in ospedale che copre un massimo di 180 giorni di ricovero in un anno. L’importo viene calcolato a seconda dei contributi versati negli ultimi 3 mesi sui 12 precedenti al ricovero. Per ottenerla è necessario richiedere il certificato di degenza ospedaliera ed essere stati ricoverati (anche in day hospital) in una struttura ospedaliera pubblica o privata accreditata dal SSN. Il certificato di degenza deve essere trasmesso all’INPS entro e non oltre 180 giorni calcolati dal giorno successivo alla fine del ricovero.

I liberi professionisti che invece sono iscritti alle rispettive Casse Previdenziali, devono fare capo a queste, perché ciascuna ha specifici regolamenti e offre diverse forme di assistenza economica per eventi di malattie gravi che impediscono, parzialmente o del tutto, il regolare svolgimento del proprio lavoro.

Ci sono però delle buone notizie! Al Parlamento è al vaglio una legge che prevederebbe il prolungamento dell’indennità per malattia oltre i 61 giorni previsti per la Gestione Separata e la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi e successiva rateizzazione nel tempo.

Purtroppo però da questi nuovi parametri, rimarrebbero esclusi i piccoli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, i coltivatori diretti, le piccole imprese individuali.

Vi invito a seguire una donna molto tenace, Daniela Fregosi, che sta conducendo una battaglia per migliorare i diritti dei lavoratori autonomi ammalati di tumore. Ha anche lanciato una petizione online che potete firmare qui.

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